L’onorevole Stefania Ascari, parlamentare italiana del Movimento 5 Stelle e prima firmataria del “Codice Rosso”, la legge del 2019 che tutela donne e soggetti deboli che subiscono violenza, ha raggiunto questa mattina la città di Matera per partecipare all’incontro sul tema “Non t’amo da morire: stop alla violenza di genere” promosso nel teatro della scuola media “Giovanni Pascoli” di Matera.
All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Margherita Perretti, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Basilicata, l’assessore alla cultura Tiziana D’Oppido, il direttore amministrativo della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Giovanni Oliva, l’editore Pietro Raus e Antonella Fontana, presidente dell’associazione “Anna Rosa una di noi”, accolti dal dirigente scolastico Michele Ventrelli.
L’appuntamento “Non t’amo da morire” nasce infatti nell’ambito di un progetto, intitolato ‘Piccole grandi donne’, nel quale c’è stata una collaborazione intensa tra la signora Fontana, la cui sorella fu vittima di femminicidio nel 2010, e la scuola Pascoli.
In particolare, è stata professoressa Grazia Tantalo a proporre da anni progetti tesi a sensibilizzare i giovanissimi sulla piaga della violenza di genere.
Nel 2013 il primo lavoro, una pubblicazione con una classe del plesso “Lucrezio”; nel 2016, un cortometraggio con una terza media.
Quest’anno la docente Tantalo, che è anche giornalista, ha proposto un libro scritto a più mani, nel quale i ragazzi di due classi, la 1 H e la 3 E, hanno approfondito il tema da più punti di vista, spaziando dalla ricostruzione storica dell’evoluzione della figura della donna alla violenza di genere, dagli stereotipi al femminicidio.
Un lavoro complesso, svolto in classe e anche sfruttando i tempi della DAD con ricerche sul web. Il risultato è un libro, impreziosito dall’intervento prestigioso della criminologa Roberta Bruzzone; verrà presentato venerdì e pubblicato il prossimo settembre dalla casa editrice Graus, di Napoli.
E’ stato proprio Pietro Graus, l’editore che ha fortemente creduto in questo progetto, a chiudere la giornata di dibattiti ed incontri, nella quale sono stati offerti anche interventi in remoto di alcuni familiari di donne vittime di femminicidio.
Di seguito l’intervista rilasciata da Stefania Ascari: “Il nostro gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle ha presentato proposte per integrare alcuni articoli del Codice Rosso che prevedono criticità, per esempio il reato di divieto di avvicinamento o riallontanamento è stata alzato il massimo della pena a 3 anni e 6 mesi, così può scattare l’arresto in flagranza. Abbiamo previsto il fermo indiziato di pubblico ministero. Oggi nel caso di maltrattamenti in famiglia l’arresto è in flagranza o semiflagranza, a distanza di poche ore. Con questa possibilità si può intervenire a tutte le ore a tutela dei casi citati. Abbiamo potenziato la formazione, perchè il miglior contrasto è conoscere il problema della violenza, saper interloquire con chi ha subito violenza, perchè se conosco il nemico lo riesco ad affrontare meglio”. Integrazioni riguardano anche il concetto di violenza sulle donne, di cosa si tratta? “Oggi si parla di violenza psicologica e violenza economica. Se una donna non ha una casa e non ha un lavoro tende a tornare da chi le fa del male, perchè come fa ad andare avanti e a dar da mangiare ai propri figli. Per questo lo Stato deve promuovere programmi di welfare, autoimprenditorialità. Le legge sul Codice Rosso è già depositata, queste integrazioni devono essere discusse e mi auguro che possa partire un iter in Commissione giustizia”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro “Non t’amo da morire: stop alla violenza di genere” (foto www.SassiLive.it)