“Ringrazio il sottosegretario Gava perché oggi ha dato una risposta puntuale che soddisfa la necessità di chiarezza manifestata con la mia interrogazione. Finalmente si fanno nomi e cognomi di chi deve fare e cosa: l’Ispra, che deve predisporre con urgenza un piano di monitoraggio dell’area interessata dallo sversamento, per valutare l’estensione e la gravità dell’inquinamento; la Regione Basilicata, che non si è mai dimostrata, così come avrebbe dovuto, tanto sensibile alla tematica; e poi l’Enea, la Sogin e l’Snpa. Ognuno dovrà fare la propria parte e starà tanto al Ministero quanto a noi rappresentati dei cittadini che proveniamo da quelle aree, verificare la bontà e la buona riuscita delle risposte sollecitare. La Basilicata deve vivere di turismo, agricoltura e ambiente: aspetti della vita produttiva e sociale che, se penalizzati da scenari di contaminazione, affaticherebbero oltremisura un’area che non merita questo destino. Tutto ciò affinché l’imprenditore possa operare in serenità investendo in quel settore, così come le famiglie possano godere di bellezze quali acqua, mare, prati senza timori e con rinnovata gioia. In Basilicata basta “cimiteri”: unitamente a disoccupazione, tutela ambientale, infrastrutture, quella della desertificazione, tanto ambientale quanto umana è la madre delle battaglie Il governo è del cambiamento soprattutto perché assicura il senso e la qualità della vita oltre ad un rinnovato impegno di giustizia: chi ha sbagliato dovrà pagare”.
Così il senatore della Lega, Pasquale Pepe a margine della risposta del sottosegretario Vannia Gava alla sua interrogazione circa l’inquinamento ambientale presso l’impianto “Ex Magnox” dell’Itrec di Rotondella (Matera).