Antonella Prete, ex assessore della giunta De Ruggieri ed esponente di Noi con l’Italia, esprime alcune riflessioni sulla nuova giunta comunale che sostiene il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“La politica è fatta di alleanze”. Così ha sostenuto il sindaco Raffaello De Ruggieri presentando l’ennesima giunta rimaneggiata a favore del Pd.
E’ bene però che il sindaco ricordi che la politica è anche e soprattutto frutto della coerenza, virtù che le sue scelte non hanno mai dimostrato.
Il nostro apporto è stato determinante per costruire una iniziativa politica innovativa che guardasse al futuro della città, ed invece De Ruggeri ci ha fatto fare un salto nel passato con la grave responsabilità di aver tradito il mandato degli elettori, prima distruggendo la sua maggioranza, poi cambiandola.
Alla coerenza e al rispetto di un accordo nato in fase di campagna elettorale, invece, facciamo riferimento noi che abbiamo sostenuto un progetto oggi completamente trasformato in favore di chi quelle elezioni le ha perse.
Lo dimostra il mio impegno come assessore in continuità con quanto deciso quando aderimmo al progetto “2020” e fino al momento in cui ci rendemmo conto che il percorso rappresentato dal sindaco Raffaello De Ruggieri si stava avviando lungo un itinerario completamente differente.
Mesi di lavoro in settori centrali, mi hanno messa di fronte ad una macchina amministrativa che non ha mai avuto la possibilità di decollare perchè rallentata proprio da chi avrebbe dovuto consentirne l’accelerazione, e noi questo lo abbiamo denunciato sin dal primo momento perchè il trasformismo che si fa sistema, messo in atto dal sindaco, che non avverte nessun vincolo politico e morale, non è, nè potrà mai essere, indice di buona amministrazione.
E i fatti ci hanno dato ragione consegnando alla storia il risultato del ribaltone che oggi siede nell’esecutivo, ovvero il conto per il patto col diavolo stipulato mesi fa e che porterà questa amministrazione ad essere ricordata come la più lontana dalla città, negli ultimi decenni.