Il consigliere regionale Paolo Castelluccio in una nota sostiene che “il nuovo sessennio di programmazione comunitaria deve puntare sulla promozione della competitività delle piccole e medie imprese”. Di seguito la nota integrale.
“L’Europa può e deve essere opportunità per la regione Basilicata a condizione che si cambi marcia e si introduca un nuovo metodo di programmazione e spesa coinvolgendo le categorie sociali non solo con il rituale dei tavoli tecnici. Il nuovo sessennio di programmazione comunitaria deve puntare sulla promozione della competitività delle piccole e medie imprese, rafforzamento della ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, promozione dei prodotti di qualità, valorizzazione turistica e culturale”. Lo ha detto il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) introducendo i lavori dell’incontro “L’Europa delle opportunità” promosso dal gruppo Fi e da europarlamentari azzurri del Gruppo “Partito Popolare Europeo”.
“Sarà importante soprattutto – ha aggiunto – cogliere la sfida della necessità di coniugare lo sfruttamento della risorsa petrolio con la tutela dell’agricoltura e la promozione turistica. Perché la Basilicata non è solo terra di petrolio. La Basilicata è terra di colture di qualità. E’ bene ribadirlo in questa fase di attacco mediatico derivante dalle cronache delle inchieste giudiziarie sul petrolio e lo smaltimento dei rifiuti speciali. Un attacco che – ha affermato Castelluccio – non ha risparmiato le produzioni d’eccellenza del Metapontino. Dobbiamo tutelare il made in Basilicata spingendo sulla tracciabilità dei prodotti e lavorare sui marchi di qualità. Senza dimenticare quanto di negativo è avvenuto con il PSR 2007-2013: alla data del 15 marzo in Basilicataad 8,65 milioni di euro di disimpegno automatico fanno da contraltare risorse nazionali non spese e da riprogrammare per altri 6,13 milioni di euro. E senza dimenticare le lungaggini burocratiche che, ad esempio per la Misura nuovi insediamenti (giovani), hanno fatto registrare oltre 1.000 giorni dalla presentazione della domanda sino all’erogazione del contributo, con il rischio che i nostri giovani diventino già vecchi. E poi è insostenibile il ritardo dei pagamenti da parte dell’organismo pagatore nazionale Agea (Agenzia per le Erogazioni in agricoltura) delle domande presentate a dicembre 2015 dagli agricoltori lucani: dall’inizio del 2016 infatti nessun pagamento è stato effettuato nonostante giacciono presso Agea circa 8 milioni di euro di pratiche istruite e collaudate che attendono di essere saldate. In proposito per non ripetere gli errori passati, l’ introduzione del Sistema Informativo Regionale Siarb nel processo istruttorio della prossima programmazione richiede un’immediata messa a punto. Ma la Basilicata è anche terra di turismo: la designazione di Matera a Capitale della Cultura europea per il 2019 è stato il giusto riconoscimento per Matera e per l’intero territorio regionale. L’occasione di Capitale europea della cultura è una sfida per tutto il Meridione d’Italia e soprattutto per la Basilicata. E’ un’opportunità, però, che richiede adeguate politiche per il turismo e la cultura affinchè possa essere volano di promozione dell’intero territorio della regione e di tutte le sue eccellenze. Le testimonianze archeologiche, unitamente alle presenze architettoniche dei centri del distretto di Metaponto, del litorale jonico e delle infrastrutture turistiche sono elementi da inserire e collegare in un progetto complessivo di valorizzazione e offerta di tutto il territorio della provincia di Matera. Ecco perché all’interno della nuova programmazione comunitaria bisogna individuare e prevedere azioni ed interventi volti al recupero dei centri storici che devono essere inseriti nella rete dell’accoglienza per incrementare la ricettività in vista dei sempre maggiori flussi turistici che si registreranno nella nostra Regione nei prossimi mesi. Penso a Misure specifiche per Matera e il Metapontino anche a sostegno del Parco della Magna Grecia che è in sintonia con Matera 2019 e le priorità indicate dalla Commissione Europea perché ogni euro investito in cultura e turismo ha un effetto moltiplicatore e di nuova occupazione specie intellettuale. Questa è la vera sfida che la Basilicata deve cogliere in questo nuovo sessennio di programmazione”.
Castelluccio inoltre ha sostenuto la necessità che lo “Sportello Europa” istituito dalla Regione possa assolvere efficacemente alle funzioni di cui i destinatari della spesa comunitaria hanno bisogno, vale a dire un presidio di riferimento, in regione e a Bruxelles, per l’informazione e la documentazione comunitaria per le amministrazioni, le attività economiche, i soggetti privati del nostro territorio. Imprese, giovani, cittadini, devono poter reperire in modo diretto e veloce tutte le informazioni sui bandi e le opportunità di finanziamento, avere risposte su richieste di approfondimento relative ai programmi, misure e azioni. Uno sportello, quindi, che deve promuovere seminari ed eventi sugli ambiti di intervento dei programmi comunitari e sulle modalità di partecipazione ai bandi, fornire informazioni, supportare i soggetti interessati al fine anche di stimolare le potenzialità progettuali del territorio. Penso ad una struttura snella, efficiente e moderna in grado di favorire i processi di integrazione politica, legislativa, economica e sociale della Basilicata e con l’Unione Europea”.
Apr 17