In questi giorni continua la distribuzione dei contenori per la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”. In proposito si registra l’intervento di Pasquale Di Pede, vicepresidente Associazione Rinascita Casalnuovo. Di seguito la nota integrale.
Per i tutti cittadini materani, la prova più dura da superare dopo il 2019 non sarà l’uscita dal coronavirus ma l’entrata nella nuova raccolta differenziata dei rifiuti, che partirà a breve.
Finirà l’epoca per chi ubbidiva al pensiero unico: lascio tutto dentro e fuori al bidone, tanto tutto finisce nella stessa discarica.
In casa delle famiglie sono già entrati i contenitori di diversi colori (6 per la verità) in cui si dovranno separare i rifiuti, insieme all’abbecedario (ne indica quasi 500 tipologie) che ci farà da guida anche per chi ha smesso di leggere.
Consultando il manuale consegnato,immagino già una processione di articoli diversi destinati al centro raccolta comunale come: alberi di Natale, damigiane, box e carrozzine (senza bambino) dove si allestiranno quadri e lampadari da conferire insieme ad un massimo 150 kg di calcinacci staccati dalla parete e dal solaio.
Non sarà facile per gli anziani con la cataratta avanzata già in difficoltà a distinguere un figlio dal nipote, figuriamoci a capire se la chiusura dello yogurt senza residuo alimentare verrà conferito nel residuo indifferenziato o nella plastica “metallara”; sperando che in un momento di ira la sua dentiera finisca nella indifferenziata.
Per chi non ha memoria e dimenticherà il calendario, tenersi in casa altri due giorni l’organico con i resti del pesce, che puzzava già all’acquisto, avrà compromesso la digestione e il suo umore in ufficio.
Poi in città presumo che al posto dei contenitori avremo degli armadi per riporre vecchi abiti, cinture e scarpe per chi decide di rinnovare il proprio armadio.
Per chi non ha tempo e continuerà a fare il furbo , forse questa volta si troverà il vigile giusto al tempo giusto.
Capitolo a parte per le medicine scadute, devono cadere necessariamente nei contenitori delle medicine.
Mi raccomando al vetro è un elemento facilmente riconoscibile da conferire e può tornare utile a costruire, chissà, palazzi di vetro per le istituzioni meno trasparenti.
Certo per chi si trova a vivere da solo, sarebbe stato opportuno contenitori in dimensioni ridotti.
Comunque per accrescere la cultura della differenziata ci si può divertire anche con un gioco di famiglia: indovinare dove vanno conferiti i vari rifiuti.
Con tutti questi oggetti che si troveranno in strada forse sarebbe stato opportuno un’assicurazione generale sui furti dei contenitori o il riconoscimento del proprio, attraverso un simbolo o una stampa come il timbro sul pane di una volta.
Sarebbe giusta una richiesta di riduzione della quota IMU visto l’ingombro di occupazione del suolo privato da parte dei contenitori.
C’è da chiedersi dove sono finiti i vecchi contenitori e poi sarebbe stato meglio informare i cittadini con l’ausilio dei comitati di quartiere che avrebbero agevolato il compito che si presenta oneroso. Ma quella dei comitati è un’altra storia.
Insomma si spera che quelli che amano la città, come cita il volantino, possano dedicarsi alla differenziata non proprio come si ama una fidanzata ma con convinzione, non solo per migliorare il clima, l’ambiente, la qualità della vita ma anche per le casse comunali e le tasche dei cittadini.