Obiettivo rifiuti zero, Pedicini (M5s): “In Ue percorso già avviato, decisivi i prossimi 5 anni”. Di seguito la nota integrale.
“Una società a rifiuti zero deve puntare sulla prevenzione, riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti. Durante la revisione della legislazione europea sui rifiuti, abbiamo chiesto l’eliminazione di tutti i sussidi dannosi all’ambiente, inclusi quelli alle fonti fossili e agli inceneritori ma Pd, Lega e Forza Italia hanno votato contro. La pratica dell’incenerimento deve essere eliminata in quanto non fa sparire i rifiuti, ma li trasforma in sostanze inquinanti pericolose per la salute dell’uomo e per l’ambiente. Abbiamo chiesto a livello europeo di eliminare questa pratica ma PD, Lega nord e Forza Italia si sono nuovamente opposti. Abbiamo però portato a casa alcuni risultati, come il divieto di incenerimento dei rifiuti raccolti separatamente. Abbiamo inoltre ottenuto che entro il 2030, la quantità di rifiuti messi in discarica deve essere massimo il 10% di rifiuti municipali residui e i rifiuti raccolti separatamente non potranno più essere messi in discarica.
Entro il 2030, l’economia circolare potrebbe ridurre la spesa UE nell’approvvigionamento delle risorse di 600 Miliardi € all’anno, con benefici totali stimati in € 1,8 mila miliardi all’anno, con effetti moltiplicatori e la creazione di 2 milioni di nuovi posti di lavoro.
Grazie al nostro Ministro dell’ambiente, l’Italia è in prima fila nella promozione dell’economia circolare, come ha dimostrato l’impegno preso nella lotta alla plastica monouso, ma sappiamo che molto deve essere fatto a livello europeo se vogliamo preservare le risorse del nostro pianeta e garantire un ambiente sano ai nostri figli”, queste le parole del portavoce M5S in Europa, Piernicola Pedicini.