Nino Carella, esponente di occupyPD Basilicata, esprime in una nota la propria posizione rispetto alla scelta di affidare alle primarie il compito di scegliere il candidato presidente del centro sinistra in vista delle prossime elezioni regionali del 17 e 17 novembre 2013.
Eccoci qui. Dopo la pausa ferragostana, durante la quale, contrariamente a noi, il PD ha lavorato alacremente, riprendiamo più o meno da dove avevamo lasciato. Ma se a livello nazionale manca la data del Congresso, in Basilicata la data c’è, ma le primarie appaiono soltanto come un piano B. Si cerca infatti comunque la quadra su un nome, fino all’ultimo giorno utile. Per evitare lo scontro, dicono.
Evidentemente proprio non si vuol capire che lo scontro finale non è orizzontale, tra candidati della stessa coalizione (altrove peraltro la chiamano competizione elettorale, non scontro) ma sarà verticale, tra candidati ed elettori. E se alle primarie potranno contare su truppe ammaestrate, alle elezioni vere e proprie ci sarà lo scontro più duro.
In buona sostanza, se dalle primarie non dovesse uscire un nome vero, nuovo, fautore attivo di una politica e una visione nuova e non foglia di fico della vecchia politica, scadente e inconcludente, il PD vincerà soltanto potendo contare sull’inconsistenza degli avversari.
Lo ripetiamo ancora e ancora: non è la nostra politica, non è quello che serve al PD e alla Basilicata.
Non vogliamo vincere a tavolino. Vogliamo una competizione vera e, soprattutto, un partito che funzioni, che si ritrovi a discutere nei circoli con la base, nelle piazze, e non in un bar o sotto l’ombrellone di uno stabilimento balneare. E che discuta non solo di nomi, ma di progetti prima di tutto, e i nomi dovrebbero essere soltanto i più credibili a condurre in porto le idee condivise.
Perché vincere le elezioni non serve a nulla, se poi manca la capacità di governare, di proporre soluzioni tra le mille disponibili, di indirizzare le poche risorse dove ce n’è maggiore bisogno e dove possono produrre effetti benefici e moltiplicativi, coerentemente con la visione generale che il Partito Democratico ha del futuro, economico e sociale, della Basilicata.
E di governare con coerenza, trasparenza e moralità, abbandonando definitivamente le logiche clientelari per educare, noi per primi, i cittadini ad un nuovo rapporto con la politica e con lo Stato.
Sappiamo che tutto questo è utopia, in questa Regione, oggi. Nondimeno siamo attivi e convinti come e più di prima di lavorare all’interno del Partito Democratico per portare la nostra utopia il più vicino possibile alla realizzazione, già a partire da queste elezioni. Peraltro in altre realtà (Toscana, Emilia) il PD, pur con limiti da limare e miglioramenti da realizzare, funziona, e funziona bene. Non casualmente i leader scontratisi alle ultime primarie provengono da quelle regioni; la nostra è stata invece in grado soltanto di cooptare e promuovere giovani di belle speranze, ma di vacui contenuti. Utili soldatini usa e getta che nulla danno e nulla potranno dare allo sviluppo del nostro territorio, così ricco di risorse, così povero di idee e capacità manageriali.
Ad una Basilicata che si affranca dall’assistenza, che possa contare soltanto sulle proprie forze, noi ci crediamo.
Lavoriamo dunque insieme per dimostrare che un’altra Regione è possibile. E anzi, in tempi di crisi economica e di austerity, fortemente auspicabile e non più rimandabile.
Nino Carella, #occupyPD Basilicata
Come possiamo pretendere che tre mesi prima delle elezioni emerga “un nome vero, nuovo, fautore attivo di una politica e una visione nuova” proprio dal partito democratico che ha dimostrato in Basilicata di non voler cambiare? Il cambiamento emergerà quando ci sarà veramente voglia di cambiare. Renzi, Civati, Barca non si sono proposti dal nulla qualche mese fa. Il primo ha cominciato a costruire una nuova visione della politica a partire dalle elezioni a sindaco di Firenze, il secondo ha un blog personale molto seguito da qualche anno, il terzo è stato e è DG del Ministero dell’Economia e Ministro della Coesione Territoriale. In Basilicata ci si attiva soltanto qualche mese prima delle elezioni. Nel PD (che poi… come ci si attiva…) e fuori.
Dovete andare a casa e stare un po’ all’opposizione delinquenti!!!ariaaaa!!scio’
In 5 anni di opposizione avrete modo di pensare al “personaggio” che avrete il coraggio di candidare alle prossime elezioni…se ne sarete capaci dato che sono 40 anni che proponete inetti e mafiosi….per ora fateci un bel favore!!!andate a lavorare se un mestiere ce l’avete!!!!
caro cuore biancoazzurro, il tuo desideriodi mandare a casa molti esponenti del cs lucano, è comune anche a tanti elettori di quello schieramento,me compreso. Il problema è che poi a governare gli Enti e lo Stato, non possiamo mandarci l’allenatore del Matera o i suoi giocatori, a meno che non si candidano e vengono eletti.La differenza, senza offesa, tra chi protesta e basta, perche giustamenete incazzato e chi propone, è proprio questa:si cerca di fare anche delle proposte lottando perchè i tuoi e i mie obiettivi possano essere raggiunti.
Se fossimo solo tifosi di un partito, lo difenderemmo sempre e comunque, invece stiamo criticando le tante scelte sciagurate per chè non vengano piu ripetute. saluti benevoli.