In molte Regioni italiane (Basilicata compresa) a partire dalla legislatura in corso i vitalizi sono stati completamente aboliti. Ma i consiglieri regionali eletti nelle legislature precedenti, con regole e modalità a volte differenti nelle diverse Regioni, continuano a usufruire di questo istituto. Si rivolge principalmente a loro l’ordine del giorno approvato oggi a Roma dalla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, che punta, attraverso l’introduzione di parametri minimi e comuni a tutte le Regioni italiane, ad un ulteriore taglio della spesa sostenuta per i vitalizi attualmente erogati.
Le regole che la Conferenza dei presidenti chiede a tutte le Regioni di adottare sono molto semplici e non riguardano, appunto, i “nuovi” consiglieri regionali (a cui il vitalizio non spetta), ma quelli che hanno maturato il diritto a percepire il vitalizio nelle precedenti legislature: corresponsione del vitalizio solo a chi ha compiuto sessantacinque anni ed ha svolto il mandato di consigliere per almeno cinque anni; riduzione temporanea dal 6 al 15 per cento nel triennio 2015/2017 dei vitalizi attualmente erogati (in ragione dei criteri di temporaneità, ragionevolezza e proporzionalità invocati di recente dalla Consulta) ed ulteriore riduzione del 40 per cento, nello stesso periodo, qualora il beneficiario sia titolare di un altro vitalizio erogato dal Parlamento italiano o europeo.
Per il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza (presente oggi a Roma alla riunione della Conferenza), quella adottata dalla Conferenza “è una soluzione che rappresenta un buon punto di sintesi tra le Regioni italiane. Servonoscelte coerenti per rimettere in sintonia i palazzi della politica con il Paese reale, a cui sono stati chiesti rilevanti sacrifici negli ultimi anni”. Lacorazza ricorda che “da tempo si tenta di mettere ordine nei conti dei Consigli regionali, attraverso un’autoriforma che passa anche attraverso la riduzione e la razionalizzazione dei costi e che punta allo stesso tempo a migliorare l’azione legislativa delle Regioni”.
“Dopo la riduzione delle indennità e dei rimborsi dei consiglieri e l’abolizione dei vitalizi e delle indennità di fine mandato a partire dalla legislatura in corso – aggiunge Lacorazza -, e dopo le scelte adottate in questi mesi per la riduzione delle Commissioni, dei componenti dei rispettivi uffici di presidenza e dell’indennità di missione dei componenti degli organismi istituzionali, oltre che per rendere disponibili sul web gli atti e i mandati di pagamento dell’Assemblea, in Basilicata stiamo lavorando per rafforzare la funzione legislativa e migliorare il funzionamento degli uffici. Così riusciremo anche a garantire procedure più trasparenti, nell’interesse dei cittadini”.