È on line sul sito chang.org la petizione popolare con cui la Cgil Basilicata chiede a tutte le forze politiche presenti nel Consiglio regionale della Basilicata di abrogare la legge regionale 23/2024, ripristinando la normativa precedente.
Con la legge regionale n. 23/2024 il Consiglio ha incrementato di quasi il 30% l’importo erogato annualmente ai gruppi consiliari per le spese di personale portandolo a 75.000 euro per ogni Consigliere componente il Gruppo, con un aumento certo della spesa annua di quasi mezzo milione di euro. La legge ha inoltrato esteso anche ai gruppi consiliari composti da un solo consigliere, costituiti dopo le elezioni, l’ulteriore contributo annuo di 5.000 euro, eliminando tra l’altro l’obbligo dei consiglieri regionali di destinare almeno un terzo delle somme percepite a titolo di spese per l’esercizio del mandato, per l’instaurazione di rapporti contrattuali di lavoro, sottraendo pertanto tali somme dalla specifica destinazione e rendendo meno trasparente l’utilizzo delle risorse.
Un ulteriore aumento dei costi della politica che secondo la Cgil Basilicata è ingiustificabile a fronte delle tante criticità che la regione vive e delle condizioni di vita dei lucani. Pertanto l’appello è a sottoscrivere la petizione affinché il Consiglio regionale tutto faccia un passo indietro.
Di seguito il link della petizione