Possibilità di attivare ambulatori gestiti da infermieri, codifica delle prestazioni infermieristiche nel nomenclatore tariffario, incremento della dotazione di personale nelle strutture sanitarie della Regione Basilicata, scorrimento della graduatoria del concorso regionale e riattivazione della mobilità per i professionisti che vogliono rientrare in Basilicata, attivazione da parte dell’Università degli Studi della Basilicata di un percorso di laurea completo per infermieri. Sono questi alcuni dei temi trattati nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre durante l’incontro tra l’Opi Potenza e l’assessore alla Salute e Politiche della Persona Cosimo Latronico nella sede del dipartimento a Potenza.
Ad illustrare problematiche e proposte per la valorizzazione degli infermieri la Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Potenza Serafina Robertucci, il vice presidente Nicola Cantarella ed il segretario Giuseppe Basilio.
«Noi – ha spiegato la Presidente dell’Opi Potenza Serafina Robertucci – ci confrontiamo ogni giorno con i numeri. Siamo sottodimensionati in molti reparti delle strutture sanitarie regionali, nelle RSA e nei servizi territoriali ma nonostante ciò cerchiamo sempre di garantire assistenza e soddisfare i bisogni dei cittadini. Si riscontrano sempre più frequentemente carenze di organico tali da mettere a rischio la sicurezza e la salute psico-fisica degli stessi operatori. Le misure adottate per reclutare il personale necessario, stabilizzazioni e concorso regionale, non sono ancora sufficienti a soddisfare il fabbisogno necessario soprattutto per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale. C’è ancora margine per attingere dalla graduatoria del concorso regionale, c’è la possibilità di favorire la mobilità dei colleghi che attualmente lavorano fuori regione e che potrebbero tornare in Basilicata».
A riguardo l’assessore Latronico ha spiegato che si sta lavorando per potenziare le dotazioni di personale e valorizzare il ruolo dell’infermiere puntando, tra l’altro, a dare spazio alla figura dell’infermiere di comunità che «pensiamo debba popolare la rete territoriale di assistenza. Abbiamo davanti due strade da percorrere. Da un lato si potranno utilizzare le graduatorie già esistenti, dall’altro si potranno utilizzare risorse aggiuntive rivenienti dal Pnrr per il primo triennio, dedicando risorse anche alla formazione specifica a coloro che dovranno occuparsi di assistenza di prossimità. Nonostante le difficoltà esistenti abbiamo tante possibilità e strumenti da sfruttare al meglio come la telemedicina, ottimizzare la gestione del sistema di prenotazioni, alimentare il fascicolo sanitario elettronico».
In merito, invece, alla richiesta da parte dell’Opi Potenza di attivare all’Università degli Studi della Basilicata un percorso di laurea completo (tre anni più due) per aspiranti infermieri Latronico ha evidenziato di aver già avviato un confronto con i vertici di Unibas.
«Abbiamo già sollecitato l’Unibas affinché si prepari ad attivare corsi di laurea per le professioni sanitarie e per le professioni infermieristiche. Su questa strada siamo convinti di dover andare avanti, per valorizzare le strutture e le competenze proprie del nostro territorio ed offrire un percorso di studi di qualità ai nostri studenti».