L’ordinamento amministrativo della Giunta regionale della Basilicata al centro dei lavori odierni della prima Commissione consiliare presieduta da Pasquale Cariello (Lega). Sono stati ascoltati i rappresentanti sindacali di Cisl-dirigenti, Giovanni Di Bello, di Cida-EE.LL.- delegazione Basilicata, Giuseppe Giliberti, di Direr Basilicata Raffaele Beccasio, di Cisl-Funzione pubblica, Giovanni Sarlie il dirigente dell’ufficio Settore legislativo e di consulenza giuridica del Gabinetto del Presidente della Giunta,Antonio Ferrara.
Il regolamento disciplina l’organizzazione e le funzioni degli uffici e dei servizi della Giunta regionale e persegue diverse finalità tra cui accrescere la capacità di innovazione e competitività del sistema organizzativo e realizzare un assetto rispondente all’esercizio delle funzioni regionali e all’attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti dall’organo di direzione politica. Ha lo scopo anche di assicurare la qualità dell’azione amministrativa attraverso la definizione di un sistema organizzativo improntato ai criteri di efficacia, efficienza, economicità, pubblicità, imparzialità, integrità e trasparenza; realizzare la più ampia flessibilità nell’organizzazione degli uffici della Giunta regionale; realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane, assicurando la valorizzazione del merito dei dipendenti e il rispetto delle pari opportunità.
“Con questo regolamento si creano delle sovrastrutture, direzioni generali, settori, uffici, strutture di missione, uffici speciali della Presidenza. Se le osservazioni della Corte dei Conti nel giudizio di parificazione del rendiconto 2018 andavano verso una direzione di riduzione dei costi, con questo atto si ha una moltiplicazione dei livelli dirigenziali ben oltre quelli previsti. In tutte le amministrazioni abbiamo sempre detto come organizzazioni sindacali di puntare sul corpo intermedio di una struttura amministrativa, i così detti plurispecialisti”. Così il rappresentante di Cisl-Funzione pubblica Giovanni Sarli il quale ha posto l’attenzione anche sulle nomine dei dirigenti generali che possono essere conferiti a soggetti individuati intuitu personae sulla base di un rapporto fiduciario,sugli Uffici speciali della Presidenza che sono posti alla diretta dipendenza del Presidente della giunta regionale, sul trattamento economico previsto per le posizioni di comando a tempo parziale esul Comitato di coordinamento presieduto dal Capo di Gabinetto del Presidente.
“Riteniamo chequesto regolamento sia molto importante per la gestione della macchina amministrativa regionale.Le finalità sono apprezzabili però nutro qualche perplessità considerate le notecarenze di strutture dirigenziali”. Lo ha detto il rappresentante sindacale di Cisl-dirigenti, Giovanni Di Bello il quale ha sottolineato che “esiste un programma triennale di assunzione che non è andato avanti, nel 2021 altri dirigenti andranno in pensione. Come si reggerà questa macchina amministrativa con più uffici e pochi dirigenti?”. Anche Di Bello ha messo in evidenza le criticità relative alle nomine intuitu personaee ha parlato di “Una impostazione pletorica dei vari settori. Abbiamo raggiunto un numero di direzioni generali per cui non ne possiamo creare altre e allora – ha sottolineato –si è trovato uno stratagemma creando il Comitato di coordinamento delle direzioni generali con a capo il Capo di Gabinetto con funzioni di Presidente,pagato come un dirigente generale”.
E’ intervenuto, poi, il rappresentante di Cida-EE.LL.- delegazione Basilicata, Giuseppe Giliberti il quale ha parlato di “Discrasie rispetto alla nomina del dirigente generale con intuitu personae. A mio parere- ha detto – un regolamento non può andare oltre la legge. Questa materia è di competenza esclusiva dello Stato e la cornice è il Decreto legislativo 165. Ogni qual volta sono state fatte forzature, gli atti sono stati impugnati”. Giliberti ha evidenziato anche criticità rispetto alla remunerazione di alcuni dirigenti “che vengono pagati come dirigenti generali. Mi pare che ci siano dirigenti di tipo A e dirigenti di tipo B”. “Da un po’ di anni a questa parte – ha aggiunto –si è fatto largo l’idea che la macchina amministrativa si possa gestire con apporti esterni. Il personale interno non può sempre essere messo in disparte. E’ un bene che si ripensi l’organizzazione ma si faccia con la collaborazione del personale regionale in servizio”.
Il segretario regionale della Fedirets, area Direr, Raffaele Beccasio, ha lamentato il mancato coinvolgimento della dirigenza e dei sindacati nel procedimento di riorganizzazione che a suo parere dovevano essere coinvolti prima dell’approvazione dello schema di regolamento. Beccasio ha posto l’accento su diverse criticità, in primo luogo sulla istituzione degli Uffici speciali della Presidenza. “Mentre si riconosce la loro autonomia di giudizio e di valutazione – ha sottolineato –li si pone alla diretta dipendenza del Presidente della Giunta regionale con il solito accentramento di competenze e con inevitabile confusione di ruoli”. “Nel novero di questi uffici speciali – ha proseguito- rientra addirittura la Stazione unica appaltante che dovrebbe essere quanto più distante dall’organo di indirizzo politico. Pur declassata ad ufficio, non si comprende perché sia, sotto il profilo della retribuzione, parametrata a un dipartimento”. Beccasio ha anche parlato di “indebita invasione del potere politico nella sfera gestionale” e ha segnalato, tra l’altro,” la contraddittorietà dell’azione amministrativa che, nel mentre potrebbe adottare in via definitiva un regolamento che rivede completamente la sua struttura, ha pubblicato l’avviso per il conferimento delle posizioni organizzative costruito intorno all’attuale organizzazione destinata ad essere completamente stravolta”. Al termine del suo intervento il rappresentante della Direr ha chiesto alla Commissione “di invitare il Presidente e la sua Giunta regionale a ritirare il regolamento e a riapprovarlo con il coinvolgimento della dirigenza e dei sindacati”.
Ha preso, poi, la parola il dirigente dell’ufficio Settore legislativo e di consulenza giuridica del Gabinetto del Presidente della Giunta, Antonio Ferrara evidenziando che “la sede del confronto con i sindacati è proprio la Commissione consiliare”. Rispetto alle osservazioni poste dai sindacati, Ferrara ha precisato che “riguardo all’art.3 comma 3, nomina deidirettori generaliintuitu personae, la norma ripropone quanto previsto dallalegge 31/2010, dove per i dg non è previsto nessun interpello. I requisiti previsti dal Decreto legislativo 165 sono rispettati. Riguardo al fatto che questa norma possa essere incostituzionale, ricordo che il Governo l’ha valutata con attenzione. Siamo tranquilli perché le leggi sono osservate così come la giurisprudenza sullo spoil system.Riguardo all’art.5 comma 4 gli incarichi degli uffici dirigenziali sono conferiti previo interpello e sono richiamate le norme di tutela”.Per quanto concerne i Settori, Ferrara ha spiegato che “sono previsti come eventuali, non saranno necessariamente costituiti. Ci saranno direzioni più strette con un numero minore di uffici e altre che potranno avere una complessità maggiore. Si tratta di una soluzione flessibile, rispondente ai requisiti di economicità. Rispetto all’art.17,Uffici speciali, bisogna chiarire un equivoco. Il Presidente della Regione è allo stesso tempo presidente dell’organo politico e rappresentante dell’Ente. Gli uffici speciali della presidenza investono il presidente in questa seconda funzione, non come presidente dell’organo politico ma come rappresentante massimo dell’Ente. Ci sono leggi comunitarie, leggi statali che prevedono che questi uffici debbano essere collocati in quest’area neutra che rispondono al presidente in questa funzione e non in quanto organo politico. La stazione unica appaltante è spostata da un’area che risponde all’organo di direzione politica all’area degli uffici speciali della Presidenza perché risponde ad esigenze di complessità e la differenza retributiva è stabilita proprio in virtù di tale complessità che è, quindi, pari alla dirigenza generale. Non vi è una posizione di supremazia ma la collocazione in questi uffici serve a dare garanzie”. Sulla questione degli uffici di diretta collaborazione della Giunta, art. 26, Ferrara ha spiegato che “le norme hanno solo subito una novazione delle fonti”. Rispetto alle critiche sul mancato coinvolgimento dei sindacati ha precisato che “lo schema di regolamento deve essere prima approvato dalla Giunta e poi inviato ai sindacati. Questa non è una concertazione ma è una macro organizzazione”. Sull’art.27, Comitato di coordinamento, Ferrara ha evidenziato che “è stato redatto nel pieno rispetto dell’art.4 del D.Lgs 165” mentre sulla questione dei concorsi ha precisato che “sono bloccati dai tetti di spesa”. In riferimento ai dipartimenti ha detto che “non si chiameranno dipartimenti ma direzioni generali. La nostra idea è che gli assessorati non esistono, esiste una sola Regione organizzata con gli uffici. La struttura amministrativa è unica”. “Le Strutture di missione – ha proseguito – durano quanto dura la legislazione, si tratta di uno strumento organizzativo ampiamente utilizzato e ci siamo riferiti al modello statale della struttura di missione”. Il dirigente dell’ufficio Settore legislativo del Gabinetto del Presidente ha poi affrontato la questione della nomina di un commissario ad acta in caso di inadempienze da parte di un direttore generale. “È una norma di garanzia – ha precisato – per il buon funzionamento dell’amministrazione”.
Successivamentesono intervenuti oltre al presidente Cariello, i consiglieri Braia, Zullino, Acito e Cifarelli. Il capogruppo del Pd ha posto la questione pregiudiziale rispetto alla mancanza della relazione tecnico-finanziaria e ha chiesto il parere degli uffici della Commissione. L’organismo consiliare ha, quindi, deciso di rinviare l’atto alla prossima seduta fissata per mercoledì 16 dicembre.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Cariello (Lega), i consiglieri Aliandro e Zullino (Lega), Polese (Iv), Trerotola (Pl), Baldassarre (Idea), Perrinoe Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd), Bellettieri e Acito (Fi), Vizziello (Fdi), Quarto (Bp).