Osservazioni al Piano Sanitario Regionale della sindaca di Venosa alla Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Venerdì 24 febbraio, la Sindaca Iovanni ha inviato all’attenzione del Presidente Bardi e dell’Assessore Fanelli, le osservazioni al Piano Sanitario Regionale.
Il documento rappresenta la sintesi dei contributi emersi dal “Tavolo permanente sul POD di Venosa”: perché davvero la cittadina oraziana non può più tollerare altre decisioni, che come in passato, hanno notevolmente condizionato il suo graduale declino, soprattutto in ordine al calo demografico e conseguente spopolamento.
Nel documento si chiede alla politica regionale programmazione e lungimiranza per tutto il nostro territorio, ovvero l’equa distribuzione dei servizi anche in materia sanitaria: quindi, il mantenimento delle attuali specificità, con un ospedale per acuti a Melfi, un IRCCS CROB a Rionero e, per l’assistenza territoriale, la sede del Distretto Sanitario (con annessa Direzione e POD) a Venosa.
Specificità non solo essenziali per il territorio del Melfese e del Vulture Alto Bradano, ma anche caratterizzanti per altri nevralgici servizi, già in essere, come il trasporto pubblico regionale.
Naturalmente, nello stesso documento, si torna a richiedere di ripristinare al più presto tutti quei servizi sanitari del POD, che, da dopo il Covid, non sono ancora rientrati.
Un’istanza corale, inviata anche a tutti gli altri Comuni dell’Alto Bradano che rientrano all’interno dell’attuale distretto sanitario e che verrebbero penalizzati tanto quanto gli abitanti di Venosa, con l’eventuale trasferimento della Direzione a Melfi.
“Ringraziamo l’Assessore Fanelli, il cui riscontro non è tardato ad arrivare – ha dichiarato la Sindaca di Venosa – Già nella mattinata di ieri, infatti, lunedì 27 febbraio, l’Assessore ha comunicato alla sottoscritta di aver acquisito le osservazioni, il cui «contenuto costituisce spunto di opportune riflessioni che saranno rivisitate in altri atti di indirizzo dell’Esecutivo Regionale».Conosciamo, inoltre, gli impegni assunti dall’Assessore Fanelli in ordine al ripristino dei servizi del POD venosino, come pure della volontà di riaprire, in tempi brevissimi, ad esempio, la Lungodegenza: speriamo in quella occasione di incontrarlo, per consegnargli simbolicamente le stesse Osservazioni.Non solo per Venosa, ma per il futuro del nostro intero territorio.”