Dal 2012 il quadro legislativo impone l’obbligatorietà per tutte le amministrazioni pubbliche, di adesione al sistema nazionale dei pagamenti elettronici mediante interconnessione con il nodo centrale alla piattaforma tecnologica messa in piedi dall’Agenzia per il digitale.
La Regione Basilicata, che ha aderito al progetto anche in qualità di intermediario tecnologico, è la prima in Italia ad offrire gratuitamente alle amministrazioni i servizi di collegamento e di scambio con la piattaforma, sfruttando le opportunità del Programma Operativo Fesr 2014-2020, che promuove la digitalizzazione dei processi amministrativi e la diffusione dei servizi digitali.
Questa mattina, nel corso di un incontro informativo, i dirigenti degli uffici regionali interessati hanno illustrato le opportunità dell’Avviso regionale (pubblicato sul Bur del 1 marzo scorso.), ai soggetti interessati: enti locali, aziende sanitarie ed enti territoriali. Il sistema di pagamenti elettronici si chiama “PagoPA” e garantirà pagamenti alle Pubbliche amministrazioni facili, sicuri e trasparenti.
L’incontro è servito per presentare la manifestazione di interesse che consentà’ anche di stimare i costi relativi ai servizi da immettere sul portale regionale PagoPA, al quale seguirà l’adattamento per l’interfaccia con la piattaforma regionale interconnessa al nodo nazionale.
“L’obiettivo – ha spiegato – l’Autorità di gestione del Po Fesr Basilicata 2014/2020, Antonio Bernardo è quello di intercettare tutti i 131 Comuni e le aziende sanitarie, per poi allargare il servizio agli enti subregionali, individuando, nell’immediato almeno un paio di servizi da candidare attraverso il meccanismo dei pagamenti elettronici”.
“La Regione individua nella trasformazione verso un’economia digitale, un’importante strategia di crescita – ha detto il direttore generale del Dipartimento Programmazione e finanze, Elio Manti . E’ questa la vera scommessa, lavorare sulle tecnologie digitali che in Italia rappresentano appena il 18 per cento del Pil, superando il gap con gli altri Paesi europei”.
Qualsiasi sia il servizio da erogare, dalla tassa dei rifiuti ai ticket sanitari, con il sistema di pagamento elettronico la Regione Basilicata supporterà in questa fase le amministrazioni, investigando sui loro sistemi informatici, per poter facilitare il processo di interconnessione al sistema centrale, assicurato dagli standard offerti da Agid .
“Incentivando le adesioni con l’utilizzo dei fondi comunitari – ha spiegato ancora l’Adg Antonio Bernardo – le amministrazioni non dovranno farsi carico da sole del passaggio al sistema elettronico e la Regione farà da concentratore, da scouting al fine dell’innalzamento dei servizi”.
Il dirigente dell’Ufficio Amministrazione digitale della Regione Basilicata, Vincenzo Fiore ha illustrato alla platea le modalità di presentazione delle adesioni che dovranno pervenire entro il prossimo 31 marzo, attraverso la sezione “Avvisi e bandi” del sito istituzionale della Regione.
Franco Frulletti referente del progetto Pago PA, ha evidenziato il contesto giuridico -quindi la Strategia Europa 2020 che impone il cavalcare delle opportunità tecnologiche per la crescita del Pil – e ha evidenziato i vantaggi offerti dal sistema che si traducono “in termini di certezza e automazione nella riscossione degli incassi, nonché in riduzione dei costi e in standardizzazione dei processi interni”.
Nel corso della giornata è stato presentato anche il caso del Comune di Padova che ha fatto da modello e apripista nel settore dei pagamenti elettronici in Italia.
La Regione Basilicata, a differenza di altre Regioni italiane che hanno chiesto un contributo economico agli enti che hanno beneficiato del servizio, per la realizzazione della piattaforma metterà a disposizione fondi propri rinvenienti dalle risorse del Programma Operativo Regionale Fesr 2014/2020.