Il ritardo con cui le pubbliche amministrazioni pagano i propri fornitori anima da qualche anno il dibattito politico ed è giustamente ritenuto la principale causa di quella mancanza di liquidità che rendele imprese italiane incapaci di far fronte alle esigenze quotidiane, nonché di programmare gli investimenti futuri”.
A dichiararlo è Michele Napoli, Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia di Basilicata che, prendendo spunto dal focus pubblicato da “ Il Sole24Ore” ieri l’altro, aggiunge: “ La tempestività dei pagamenti alle imprese che forniscono beni e servizi alle pubbliche amministrazioni è a tutt’oggi una eccezione più che una regola, nonostante siano trascorsi più di tre anni dalla Direttiva dell’Unione Europea che impone alle amministrazioni di saldare i conti con i propri fornitori entro 30 giorni dall’emissione della fattura o al massimo entro 60 giorni nel caso di beni e servizi resi alle aziende sanitarie e nonostante una procedura di infrazione avviata dalla Commissione UE nei confronti dell’Italia a seguito della non corretta applicazione della direttiva stessa”.
Ritornando al report del Sole24Ore, prosegue Napoli, “ la cosa inaccettabile di tutta questa vicenda è la mancata pubblicazione da parte della regione Basilicata sul proprio sito internet, nella sezione dedicata all’amministrazione trasparente,dell’indicatore di tempestività dei pagamenti, che serve a monitorare trimestralmente i termini del pagamento effettivo dei fornitori”.
“ Un silenzio assordante, nonostante la legge che prevede questo obbligo di pubblicazione a carico delle amministrazioni sia entrata in vigore 4 anni fa”.
“ Ancora una volta”, commenta l’esponente azzurro,” Quando la Regione è obbligata, per legge, a rendere conto ai cittadini e ai contribuenti del proprio operato, la trasparenza, spesso invocata dagli esponenti della maggioranza di governo o dai dirigenti pubblici, stenta ad affermarsi nei fatti”.
Lug 25