Rocco Pappalardo, già Sindaco di Oppido Lucano dal 2001 al 2011: “Potenza Città europea dello sport 2021 sia un’occasione per tutta la Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo tutti accolto con grande gioia e soddisfazione l’individuazione di Potenza, unitamente a Rieti, Terni e Siena a “città europea dello sport 2021”.
Lo sport, come recita il libro bianco dello sport dell’Unione Europea, rappresenta un fenomeno sociale ed economico d’importanza crescente che contribuisce in modo significativo agli obiettivi strategici di solidarietà e prosperità perseguiti dall’U.E.
Ritengo che la Regione debba attivarsi con il Coni ed il Cip di Basilicata, partendo dal progetto di censimento degli impianti sportivi, promosso dal Coni e realizzato attraverso l’operato di Coniservizi spa, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di dotare la Basilicata di una mappatura chiara dello state dell’arte delle infrastrutture sportive, propedeutica ad una corretta pianificazione territoriale.
Ciò anche alla luce dell’impegno dichiarato dall’Assessore alle Attività Produttive Franco Cupparo, all’indomani dalla nomina di Potenza a città europea dello sport, circa “l’utilizzo della spesa comunitaria 2021-2027 per progetti specifici di nuovi impianti sportivi, di ammodernamento e adeguamento di quelli esistenti, incentivazione e promozione della pratica sportiva oltre che nel capoluogo di regione in tutti i comuni della stessa”.
La convocazione di un tavolo di confronto tra le istituzioni e gli operatori del mondo dello sport è utile al fine di fare sistema tra i comuni per far crescere l’attrattività sportiva di tutta la regione.
Purtroppo anche in questo settore, il Mezzogiorno d’Italia, ed in particolare la Basilicata, nonostante lo sforzo di Enti Locali, Comitati, Federazioni, Associazioni ed Enti di Promozione Sportiva, registra, in quanto a vocazione sportiva, un notevole ritardo rispetto al resto del Paese, da quanto emerge dalle classifiche elaborate da PtsClas per il Sole 24.
Infatti, secondo questa speciale classifica, il risultato dell’«Indice di sportività» sulla diffusione e sulla qualità dello sport nelle 107 province d’Italia per il 2019, vede gli ultimi 21 posti monopolizzati dalle province e città del Sud, con Potenza e Matera rispettivamente 96esima e 89esima.
Poiché, condividendo il pensiero di Einstein, nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità, ritengo fondamentale approfittare di questo importante riconoscimento per mettere in atto una programmazione dettagliata che miri a migliorare lo stato, spesso fatiscente, dell’impiantisca sportiva esistente dal punto di vista della sicurezza e dell’accessibilità, oltre che adeguarla alle esigenze delle fasce più deboli (bambini, anziani, disabili), e valorizzi attività ed esperienze già in essere da parte di società sportive, associazioni e istituti scolastici, guardando a ogni tipo di disciplina volta al benessere della persona.
Sono numerosi i comuni che nel corso di questi anni hanno investito in realizzazione, completamenti ed ottimizzazione di impianti sportivi, spesso unici, come ad esempio la piscina omologata per campionati nazionali e un palaghiaccio in località Santa Loja a Tito ed il velodromo di Oppido Lucano, riconosciuto come struttura olimpica dall’Unione Ciclistica Internazionale, che andrebbero inseriti in un contesto di fruibilità comprensoriale.
Idee strategiche e capacità di fare rete sono ciò che istituzioni sempre più prive di risorse devono saper mettere in campo, perché lo sviluppo non è solo una questione di soldi.
Si faccia presto, il 2021 è alle porte.