Pappalardo (vice presidente Provincia di Potenza): Regione Basilicata con l’azzeramento del F.U.A.L. (Fondo Unico Autonomie Locali) abbandona ai propri destini Province e Comuni lucani. Di seguito la nota integrale.
“Il mancato finanziamento del F.U.A.L. (Fondo Unico Autonomie Locali) nel Bilancio regionale, rappresenta un grave atto di disattenzione verso le note problematiche finanziarie di Comuni e Province della Basilicata.
La Regione ha deciso di ignorare quanto rappresentato dai Presidenti delle Province di Matera e di Potenza, evidentemente uditi ma non ascoltati in IV Commissione regionale il 2 maggio scorso, in ordine all’impossibilità di far fronte ai servizi primari a cui sono chiamate, oltre a quelli delegati dalla stessa Regione, in caso di mancata previsione di queste risorse.
Siamo passati dai 12 milioni di euro, destinati al F.U.A.L. lo scorso anno, ai 0 euro di quest’anno.
Nel mentre i Comuni, in attesa dell’annualità 2023 ed a causa dei ritardi dei vecchi riparti del fondo, che nel loro caso vengono assegnati attraverso specifici bandi, potranno contare sulle annualità 2021 e 2022, per le Province l’emergenza è ben più grave.
Per queste ultime infatti il trasferimento avviene direttamente anno per anno, e risulta determinante per la chiusura dei propri bilanci.
I tagli operati negli ultimi anni nei confronti delle Province lucane sono noti a tutti; come pure le recenti e pesanti ripercussioni sulle loro già esigue casse dovute ai rincari di energia e gas che, oltre agli uffici, alimentano circa 120 Istituti scolastici di II grado.
Pertanto, mi interrogo sul come sia stata possibile una tale “dimenticanza”, che rischia di mandare in default due importanti enti di area vasta, come appunto le Province di Matera e di Potenza, e nel contempo, da uomo delle Istituzioni, mi auguro che si sia realmente trattato solo di questo, e che si rimedi al più presto.
Anche perché, purtroppo, nell’ultimo periodo si è verificato più di qualche episodio non proprio rispondente a quel principio di leale collaborazione che dovrebbe essere sempre garantito tra enti territoriali, al di là delle loro diversità di funzione, di struttura, e aggiungerei anche di visione politica”.