I rappresentanti di CAM (Consorzio Albergatori Matera), Associazione B&B Matera, Confesercenti Matera, Confcommercio Matera e Confguide nel pomeriggio hanno invaso il quinto piano del Comune di Matera per denunciare il malfunzionamento dell’amministrazione Comunale di Matera rispetto ad una serie di questioni che riguardano le attività imprenditoriali. Circa 150 i cittadini che hanno raggiunto il Comune di Matera. L’Amministrazione, che ha deciso di ospitare i manifestanti nella sala Arrigoni a causa dell’indisponibiltà della più ampia sala Mandela, è stata rappresentata dal capo di gabinetto Mariarita Iaculli e dagli assessori Enzo Acito e dal vice sindaco Nicola Trombetta. A seguito delle proteste dei numerosi operatori presenti nell’atrio antistante la sala Arrigoni gli amministratori hanno deciso di proseguire il dibattito proprio in questa zona più ampia del quinto piano del Municipio.
Gianni Genco, presidente di Confesercenti Turismo, traccia un bilancio al termine del confronto con gli amministratori comunali.
“L’auto convocazione degli operatori turistici al Comune di Matera è stata determinata per denunciare le problematiche portate da anni sul tavolo di discussione. Queste proteste oggi sono sfociate in una animato confronto con circa 150 imprenditori. L’abusivismo, l’utilizzo improprio della tassa di soggiorno, la mancata programmazione degli eventi e l’aumento della tassa dei rifiuti sono i problemi che affliggono la città e tutto il comparto imprenditoriale. Molti sono stati gli interventi degli operatori che a gran voce e compatti hanno dato l’ultimatum e chiesto date certe per la risoluzione dei problemi. Si è concluso l’incontro con l’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale di convocare un ulteriore incontro entro la settimana prossima, portando sul tavolo strategie e tempistiche di attuazione. Resta alta l’agitazione degli operatori turistici fino alla soluzione dei problemi esposti”.
Di seguito le motivazioni alla base della protesta e la nota di Matera Si Muove.
Le associazioni di categoria, ancora una volta, denunciano il malfunzionamento dell’amministrazione comunale, che pare abbia cambiato esclusivamente i volti e non l’indirizzo, semmai ce ne sia mai stato uno.
A piena stagione avviata, gli operatori sono nel limbo del più totale disordine. I problemi si reiterano in modo puntuale.
L’abusivismo è ormai consuetudine, frotte di turisti vengono puntualmente bloccate da sedicenti guide senza tesserino e senza alcun tipo di controllo, le sanzioni istituite dal sindaco contro questi illeciti sono ormai solo un ricordo. È inimmaginabile trattare Matera da città turistica solo dal punto di vista della tassazione derivante dai proventi del comparto.
Le numerose battaglie contro l’aumento della tassa di soggiorno si sono sciolte come neve al sole, sulla base di un accordo che avrebbe previsto la costituzione di un tavolo tecnico di indirizzo con le rappresentanze delle categorie, svanito – come le speranze di una programmazione di breve, medio e lungo periodo – subito dopo le dimissioni dell’assessore Poli Bortone.
Sebbene l’amministrazione non lo ricordi, l’auspicio degli imprenditori locali è fare del 2019 un punto di partenza e non una meteora.
Ebbene a pochi mesi dall’anno Ecoc,momento topico per la nostra realtà, depressa fino a pochi anni fa, il settore che costituisce il maggiore indotto economico locale è sprovvisto di un riferimento politico competente del settore.
In tempi non sospetti le scriventi hanno ostacolato l’innalzamento della soglia della tassa, perché sarebbe risultato fuori luogo, con una tassazione alta a cui non sarebbero corrisposti servizi: oggi quel condizionale è divenuto indicativo.
Le scriventi rammentano anche il documento programmatico più volte inviato ai vari assessori che si sono susseguiti del quale si è persa altrettanto traccia.
Si evidenzia altresì l’aumento delle percentuali delle aliquote delle utenze non domestiche che certo non aiuta l’economia, bloccata da scarsi introiti a ripartire come dovrebbe.
La necessità di rendere Matera un cantiere a cielo aperto è evidente ma è altrettanto necessario coordinarla, attraverso azioni utili a non creare disagi (e a tratti paralisi) in una città piena di presenze di turistiche.
Cosa aggiungere: sul piano inclinato, la biglia ha preso troppa velocità e l’amministrazione comunale di Matera non sta più governando gli eventi, ma si lascia governare dagli stessi in balia delle mille crisi politiche che altro non fanno se non distruggere la città.
Matera si Muove aderisce alla protesta degli operatori economici della nostra città provocata dall’immobilismo del sindaco e della sua giunta comunale su molteplici temi.
La quasi totale assenza di controlli sull’abusivismo perpetrato da venditori ambulanti non autorizzati ai danni dei commercianti del centro storico, la presenza costante di guide turistiche abusivenelle vie maggiormente attraversate dai visitatori e, non ultima, la penosa gestione del traffico veicolare provocata da inutili lavori nelle zone nevralgiche della città, denotano una incapacità evidente nella organizzazione di questi servizi di primaria importanza.
Ci duole inoltre rimarcare che la tassa di soggiorno, aumentata al fine di generare benefici e servizi al comparto turistico essendo una tassa di scopo, oggi viene impiegata per lo sfalcio dell’erba (!!!). A tal proposito vorrei ricordare l’importante lavoro messo in campo dall’ex Assessore Adriana Poli Bortone (con la quale mi onoro di aver collaborato nei suoi mesi a Matera), la quale con non poche difficoltà riuscì ad istituire un tavolo tecnico con gli operatori del settore per condividere le scelte e organizzare una programmazione turistica seria, pratiche mai viste prima nel nostro Comune.
Evidenziamo quindi con preoccupazione l’incomprensibile interruzione di quel tavolo, coinciso con le inevitabili dimissioni della Poli Bortone in seguito ai gravi fatti accaduti ai danni del suo operato, né tantomeno giustificabile con i tempi lenti di un sindaco ostaggio del PDe del suo segretario che non riescono a dare una nuova giunta ad una città che invece deve correre.
Ci sorge il dubbio a questo punto che la mancata condivisione e programmazione della strada da seguire faccia comodo a chi un tempo gridava nelle commissioni di “fregarsene dei cittadini” o a chi è interessato a gestire soldi pubblici “all’uso nostro” con qualche spettacolino non all’altezza di una Capitale. Questi soggetti sono oggi ad amministrare la città accanto al Sindaco al quale consigliamo nuovamente di dimettersi per salvare quantomeno la credibilità di uomo e di professionista.