Il consigliere regionale della Lega: “È ora di dire basta all’inefficienza dell’operato del ‘Parco nazionale dell’Appennino lucano Val d’Agri-Lagonegrese’, la cattiva gestione dell’Ente sta mettendo in crisi un intero territorio”. Di seguito la nota integrale.
“Persistono da mesi problematiche di varia natura che affliggono gli abitanti del territorio di pertinenza del Parco e l’Ente appare decisamente disinteressato alla risoluzione delle medesime: la sua gestione è del tutto inadeguata ed inoperosa. Non intendo, in questa sede, enumerare tutte le problematiche alle quali mi riferisco, essendo numerose, ma voglio, quantomeno, fare riferimento a quelle più rilevanti, oggetto delle continue sollecitazioni da parte dei cittadini interessati. Partiamo con il dire che mesi fa la Regione Basilicata ha sottoscritto un protocollò d’intesa con l’Ente Parco, denominato ‘Regolamento per le utilizzazioni boschive ricadenti in area parco’, che ha snellito le procedure di richiesta e l’ottenimento delle relative autorizzazioni. Ebbene, questo Regolamento è rimasto lettera morta, data che tanti cittadini sono ancora in attesa delle autorizzazioni al taglio boschivo nell’area Parco.
Anche sul fronte dell’emergenza legata alla proliferazione dei cinghiali, il Parco non ha intrapreso alcuna iniziativa utile a fronteggiarla, eppure la Regione Basilicata ha stanziato, a tal fine, fondi per un importo pari a € 100.000,00. A ciò si aggiunga che le Associazioni venatorie, le uniche in grado di limitare la diffusione di tale specie di ungulati, sono state totalmente abbandonate a loro stesse: da mesi, attendono risposta alle istanze presentate per essere autorizzati al trasporto delle armi ali ‘interno del territorio del Parco.
Alla luce eli quanto detto, chiediamo con fermezza all’Ente un immediato cambio di rotta: occorre dare risposte certe e tempestive alle problematiche del territorio”.