Pio Abiusi per conto dell’associazione Ambiente e Legalità in un nota fa il punto sui lavori affidati ai Invitalia per la realizzazione del Parco della Storia dell’uomo-Civiltà Contadina nel Sasso Caveoso di Matera. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
I dirigenti del Comune di Matera riescono a mettere in difficoltà anche l’organizzazione di Invitalia per la realizzazione del Parco della Storia dell’uomo-Civiltà Contadina nel Sasso Caveoso. La gara dal valore di 3milioni e 396mila euro è ancora in corso di aggiudicazione, il criterio è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma dall’iter procedurale emergono imprecisioni determinanti che già lasciano presagire come per la ditta che non vincesse l’appalto, l’eventuale ricorso alla giustizia amministrativa sarebbe una causa vinta in partenza. L’11 settembre del 2019, dal dirigente del Settore Opere Pubbliche del Comune di Matera venne indetta una conferenza di servizi. Il verbale redatto, però, presenta delle carenze non sanabili.
La Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio della Basilicata di Potenza ha inviato un parere favorevole ma fece alcune prescrizioni ai fini della tutela architettonica; Il parere, pur richiamato non è stato allegato al verbale e le prescrizioni restano sconosciute.
Anche l’ufficio urbanistica del Comune di Matera nell’esprimere parere favorevole all’intervento fece delle prescrizioni ma anche in questo caso le richiamate prescrizioni restano sconosciute perchè il parere non è allegato
La conferenza dei servizi inoltre venne considerata conclusa pur mancante della Valutazione di Incidenza Ambientale che successivamente è stata rilasciata dall’ufficio di compatibilità ambientale del dipartimento ambiente ed energia della Regione Basilica. Non era possibile cosiderarla conclusa perchè si trattava di disposizione del diritto dell’Unione europea ed era necessario che l’adozione del provvedimento fosse espresso. La conferenza dei servizi pertanto non poteva considerasi conclusa.
L’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano che è l’ente gestore della ZSC IT9220135-Gravine di Matera- a fronte della dgr 170/2014 della Regione Basilicata, non è stato invitato alla conferenza dei servizi mentre il parere dell’Ente gestore del sito Natura 2000 andava acquisito. Anomala è l’assenza di alcun riscontro da parte dell’Ufficio Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Regione Basilicata. Dal verbale si evince che è stato regolarmente invitato alla seduta decisoria della conferenza dei servizi, ci si può fidare visto il pressapochismo dimostrato nell’istruire l’atto da parte degli Uffici Comunali?
In conclusione , il bando di gara pubblicato da Invitalia andrebbe ritirato in auto tutela perchè un probabile ricorso potrebbe allungare i tempi della gara.