Dopo l’intervento dell’ex sindaco De Ruggieri in cui ha provato a spiegare cosa è accaduto nel Parco della Materana sulle scelte che hanno determinato l’esecuzione dei lavori in corso per il Parco della Storia dell’Uomo sulla vicenda si registra l’intervento dell’attuale sindaco di Matera, Domenico Bennardi: “Mai più gli errori del passato, il confronto pubblico deve anticipare le cantierizzazioni”. Di seguito la nota integrale pubblicata dal primo cittadino su facebook.
I lavori in corso di realizzazione che stanno interessando i parchi tematici Preistoria e Civiltà Rupestre hanno suscitato e continuano a suscitare perplessità, dubbi e forti critiche da parte della comunità materana. Come cittadino e come Sindaco della Città al pari di molti concittadini ho vissuto e continuo a vivere questi lavori con profondo disagio e divisione interiore. Tali progetti, infatti, i cui input sono stati dati dalla precedente amministrazione nel Progetto Preliminare, potevano costituire una straordinaria occasione per valorizzare e riqualificare vaste zone di pregio archeologico che ricadono nel nostro territorio ed invece sono divenuti invisi perché manchevoli di quella sensibilità, di quei saperi e di quelle competenze che dovrebbero guidare qualunque intervento su aree così sensibili dal punto di vista storico e ambientale. L’approccio sui luoghi che sono le fondamenta della cultura materana doveva essere caratterizzato da quella stessa delicatezza sapiente che ha caratterizzato per secoli l’esperienza tramandata di generazione in generazione dai capimastro capaci di dare forma e sviluppo armonioso allo spettacolare sistema urbano dei Sassi ed invece è stato pesante con l’impiego di mezzi di lavoro incompatibili con il contesto naturalistico e culturale del Parco e con impiego di manodopera valida per un comune cantiere edile. Come ha già chiarito a mezzo stampa dal consigliere Mario Montemurro l’amministrazione non ha alcun potere di fermare le opere ma ciononostante il Comune ha cercato da quando mi sono insediato un dialogo costruttivo con i progettisti, la Soprintendenza ed il R.U.P. e anche tentando di ricucire “lo strappo” creato con i cittadini. I lavori avviati ed i ritmi del cantiere non hanno favorito un’interlocuzione efficace che solo la presentazione e la condivisione iniziale, mai avvenuta, avrebbe potuto produrre.
Siamo tuttavia riusciti ad ottenere grazie alla disponibilità dei progettisti, la possibilità di costituire una equipe di esperti e cultori della flora locale che potranno fornire suggerimenti sulla prossima fase che prevede la rinaturalizzazione dei luoghi degradati e consumati da anni di frequentazioni turistiche che in assenza di sentieri e regole hanno letteralmente consumato gran parte della vegetazione di Murgia Timone. Un altro aspetto non secondario sul quale i progettisti hanno mostrato disponibilità è la condivisione e la eventuale integrazione dei contenuti scientifici che saranno divulgati, in varie modalità, all’interno del progetto. Come amministrazione ci impegneremo a livello locale ad avviare quanto prima i bandi di gestione ma anche a livello centrale, presso il Ministero competente, per ottenere la disponibilità della somma relativa ai ribassi d’asta che andrebbero impiegati per la riqualificazione del piazzale del belvedere che paradossalmente rimarrà, in mancanza, una distesa di asfalto senza verde, senza acqua e senza servizi igienici. In ultimo posso assicurare che rispetto ai lavori che la stazione appaltante si appresta a far avviare all’interno dei Sassi e nelle cave storiche (Parco della Civiltà Contadina e Parco delle Cave) la mia amministrazione non commetterà l’errore di non conoscere, insieme alla cittadinanza, i dettagli dei progetti con la possibilità costruttiva di produrre osservazioni e suggerimenti per valorizzare ciò che costituisce il più prezioso dei beni comuni.