Matera e Potenza con le due province per salvare i servizi ai cittadini e l’unità della Basilicata. I parlamentari lucani del Pdl, i senatori Guido Viceconte, Cosimo Latronico e l’on. Vincenzo Taddei hanno presentato in conferenza stampa le iniziative che saranno avviate in Parlamento per correggere il decreto sul riordino delle province italiane che prevede anche la soppressione della Provincia di Matera. Il senatore del Cosimo Latronico, ha ribadito in conferenza stampa ha precisato che “Matera e Potenza hanno il diritto di restare province della Basilicata per l’estensione del territorio regionale pari a circa 10 mila chilometri quadrati, per l’orografia del territorio, per la difficoltà della mobilità, per garantire standars di servizi adeguati ai cittadini lucani. A nessuno sfugge che dietro il riordino degli ambiti provinciali si profila un riassetto delle articolazioni periferiche dello Stato (Prefettura, Questura, presidi di sicurezza, etc) che la provincia di Matera non può perdere. Continueremo in Parlamento, come abbiamo già fatto con i nostri emendamenti al dl 95/2012, a proseguire le nostre iniziative per emendare il dl 188/2012, e preservare l’assetto delle due province nella regione Basilicata, ma soprattutto un assetto istituzionale funzionale alla nostra comunità regionale”. Decisamente più duro l’intervento dell’onorevole Vincenzo Taddei che ha evidenziato le responsabilità in questa vicenda del governo regionale e e dei parlamentari lucani del centro sinistra. “Quel documento approvato dal consiglio regionale che prevede la sede politica dell’unica provincia di Lucania a Matera con il trasferimento di tutte le articolazioni perifiche dello Stato a Potenza ha confermato il pressappochismo e l’incapacità di questa classe politica che governa la Regione Basilicata. Adesso mi auguro che i parlamentari lucani di centro-sinistra, che finora si sono dimostrati reticenti e silenziosi, possano sostenere la nostra battaglia in Parlamento per garantire almeno in Basilicata la presenza di due province, per ragioni di territorio e funzionali già più volte evidenziate. Voglio sottolineare anche il valore del documento approvato dalla Conferenza episcopale lucana, che ha ribadito la necessità di salvaguardare le due province sul nostro territorio. Presenteremo nei prossimi giorni un emendamento al Senato e chiederemo che la Provincia di Matera possa beneficiare della deroga già concessa alle province di Sondrio e Belluno. In realtà la deroga è stata concessa anche ad Arezzo ma per ragioni differenti, in quanto il parametro relativo alla popolazione non era rispettato in base ai dati del vecchio censimento Istat mentre con i dati aggiornati il territorio superava il tetto relativo al numero di abitanti contenuto nel decreto del Ministro Patroni Griffi. Va bene proseguire sulla strada della spending review ma i tagli devono essere giustificati. In realtà questo decreto legge di riordino che ridisegna l’assetto dello Stato cancella la storia del nostro territorio e mette a rischio l’offerta di servizi per i cittadini”. Vedremo se i parlamentari lucani del PDL troveranno i consensi auspicati nei loro colleghi delle altre regioni in questa battaglia avviata per la salvaguardia della Provincia di Matera. In attesa di avviare il dibattito parlamentare anche loro saranno presenti alla manifestazione in programma domenica 11 novembre per la difesa della Provincia di Matera promossa dal presidente Franco Stella e sostenuta da tutti i sindaci dei 31 comuni del Matera.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa promossa dai parlamentari PDL all’hotel San Domenico (foto www.sassilive.it)
Dobbiamo pensare all’unità della regione BASILICATA.Occorre mantenere le due province per rendere funzionali
i territori .Il ministro Patroni GRIFFI dovrà comprendere(questo è compito di tutti i politici lucani)che si arreca un danno enorme alle popolazioni lucane.Inoltre non si può cancellare la storia dall’oggi al domani non tenendo conto di un territorio PATRIMONIO DELL’ UMANITA’ .Amici dobbiamo lottare per riprende e migliorare il nostro meraviglioso territorio.
E’ possibile pretendere, con i tempi che corrono, due province , per una popolazione che non eguaglia neanche’ il piu’ piccolo quartierino di ROMA e MILANO?
Le province di Cosenza e Salerno, a voi contigue, hanno ben altro peso demografico.