Pasquale Andrisani, lavoratore della Valbasento, in una nota auspica che la visita prevista in Valbasento per il convegno sulla Zes Ionica Taranto-Basilicata non sia l’ennesima visita di “cortesia elettorale”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La visita del Ministro per il Sud Barbara Lezzi, prevista in mattinata in Valbasento, è l’ennesima visita di Governo che succede a quelle degli ultimi 25 anni, ovvero da quando la Valbasento ha iniziato il suo inesorabile e triste declino produttivo e industriale. Da circa duemila lavoratori degli anni del boom economico a circa qualche centinaio degli ultimi anni. Le poche aziende ancora insediate, resistono alla crisi tra mille difficoltà garantendo comunque produzione e livelli occupazionali. Domani si discuterà di ZES, le zone economiche speciali, programmi e strumenti di sviluppo che intendono rilanciare aree industriali depresse e attrarre investimenti anche dall’estero nei grandi porti del Sud per agganciare i flussi di merci nel Mediterraneo. Il tutto tramite lo strumento del credito d’imposta per maxi investimenti,tempi dimezzati per autorizzazioni e procedure e oneri amministrativi e istruttori più bassi. Insomma una serie di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative,che promettono sviluppo economico e industriale. Io penso però, che la sola zes sia insufficiente a rilanciare l’area industriale della Valbasento, se ad essa non viene associata un piano di riqualificazione infrastrutturale a cominciare per esempio dalla mulattiera SS7, la Matera_Ferrandina, arteria fondamentale e strategica di collegamento su gomma.Un raddoppio di quell’arteria significherebbe potenziamento della logistica con la Puglia, aumento degli scambi commerciali e riduzione dei tempi di percorrenza per immettersi sulla basentana. E ve lo dice uno che quella strada la percorre tutti i giorni per raggiungere il posto di lavoro proprio in Valbasento, che domani sarà “attenzionata” dal ministro e dai rappresentanti della politica locale e regionale. La bonifica poi di quel sito SIN (sito di interesse nazionale) è l’altro step fondamentale e propedeutico al rilancio dell’area industriale, importante per eventuali manifestazioni di interesse a nuovi insediamenti produttivi. Mi auguro vivamente, che domani non ci sia una ennesima, ulteriore passerella pre-elettorale, dove viene nuovamente data una politica di indirizzo e non un programma serio, vero, attuativo e decisorio, perché di belle parole ne sono state dette a fiumi, ma nel frattempo quell’ area continua a essere un cimitero industriale. Siamo una regione fantastica, ricca, onesta e laboriosa: per una volta rendiamola orgogliosa, fiera di attrarre investimenti e di produrre ricchezza e lavoro,e non una regione dalla quale fuggire. Diamo la possibilità ai nostri giovani di restare nella loro terra, se lo meritano…