Pasquale Doria (Amici della Biblioteca): “Una sola voce, la Biblioteca Stigliani di Matera non deve chiudere”. Di seguito la nota integrale.
In piazza con passione per esprimere uno schietto e generoso sostegno a favore della Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”, che non può e non deve chiudere: il servizio pubblico non s’interrompe, questo il messaggio unanime dei presenti.
Lo diciamo con uno slogan che ci hanno suggerito di adottare gli studenti, “Call to action”, significa andare oltre i ringraziamenti per la partecipazione con l’obiettivo preciso di dare continuità al rapporto di collaborazione avviato con tutta la comunità del territorio materano.
Siamo certi che a questo punto sarà davvero difficile pensare di chiudere la Biblioteca a partire dal 1 luglio. Un risultato iniziale confortante dopo giorni d’intensa attività e coinvolgimento che hanno visto maturare un proficuo confronto e un interessante scambio di idee scevre da interessi di bottega e tutte consapevolmente sbilanciate sul fronte dei valori.
Nella speranza di consolidare ulteriormente il rapporto collaborativo, gli Amici della Biblioteca si rivedranno subito dopo il 2 luglio, momento decisivo per proseguire il cammino in corso, affinché divenga più concreto e positivo possibile. Chiederemo, a questo proposito, un incontro con il Presidente della Regione, Vito Bardi, e decidere insieme, democraticamente quali soluzioni trovare per la gestione nell’immediato e in prospettiva a favore di quel diritto allo studio sancito dalla nostra Carta Costituzionale.
Solo per non dimenticare, un’ultima annotazione. Il 28 giugno di 450 anni fa, nel 1573, nasceva a Matera il poeta e scrittore Tommaso Stigliani. Ci risulta che lo lo stanno studiando in Spagna e Inghilterra, in particolare per la sua opera del 1617 intitolata “Il mondo nuovo”, scritta da un autore dalle radici lunghe come quelle ultra millenarie della sua città che,, però, oggi non può neppure degnamente celebralo.
ieri, 27/06/2023, manifestazione a favore della esistenza della biblioteca di Matera. La piazza era piena, c’erano parecchi giovani. La paura di veder sparire questa preziosa biblioteca è molto avvertita. Purtropppo questa situazione è il risultato “dell’impegno” di tutta la classe politica locale e di quella nazionale nei confronti della cultura e dei giovani inoccupati. In tutta l’Italia ed in Basilicata, non solo non si avverte alcun impegno per potenziare e favorire lo studio, al contrario, molti si lamentano dell’alto numero di studenti e dello scarso numero di lavoratori. Nessun politico si degna di analizzare la situazione italiana e confrontarla con quella degli altri stati. Cosa dire di tutti quei giovani che, nonostante lo studio, non riescono a trovare lavoro? Perchè non si fanno concorsi per ovviare a tutti i problemi della pubblica amministrazione e fornire possibilità di lavoro?
Ieri ci sono stati parecchi interventi……poi? bastano quelle lamentele?
hanno suscitato qualcosa nella classe politica?
NIENTE – OGGI COME AVANTIERI.
Ipotesi: perchè non si occupa tutto lo stabile, tenerlo aperto 24 ore al giorno e favorire la presenza degli studenti?
Dulcis in fundo: perchè non si analizza la possibilità di chiedere l’intervento della Corte dei Conti per far condannare i proprietari o i gestori che hanno permesso lo sfascio dello stabile e non hanno mai provveduto alla manutenzione?