Lo storico dell’architettura materano Pasquale Stano esprime alcune considerazioni in merito ai lavori di riqualificazione del belvedere Sant’Agostino nei Sassi di Matera, da oggi intitolato ad Emilio Colombo.
Si intitola l’ex belvedere Sant’Agostino ad Emilio Colombo, neanche la sua città, Potenza, che tanto, tantissimo gli deve, ha fatto questo per lui. Questa intitolazione arriva dopo che la città di Matera lo ha osannato perchè ha scritto la legge per il risanamento dei Sassi su ordine, mi ripeto su ordine, di De Gasperi. In precedenza l’onorevole Colombo non aveva mai visto le condizioni degli abitanti dei Sassi, ha dovuto aspettare che Michele Bianco a cui si deve realmente l’avvio del risanamento dei Sassi, glielo facesse notare in Parlamento a lui ed al Governo tutto. Nella mattinata di giovedì 6 agosto per inaugurargli il belvedere ecco un’altro scempio, la demolizione della balconata curva in pilastrini di cemento bianco e sabbia di fiume degli anni trenta dall’aspetto ”marmorino”, per una squallida inferriata che degnamente porterà il suo nome, con il consenso della Sovrintendenza e del Comune di Matera, che conoscono la parola restauro solo se legata alla parola tufo. Balconata non solo storicizzata ma anche dall’aspetto infinitamente più gradevole e dialogante con la chiesa di Sant’Agostino (del cui portale d’ingresso al sagrato era coeva) ed il Sasso tutto. Si è completato lo scempio principiato con la devastazione dei giardini di Sant’Agostino poi rabberciati alla meglio con continue revisioni del progetto, dal parcheggio faraonico della Sovrintendenza alla selva odierna di pilastri dinanzi la chiesa rupestre di San Giuliano, per ricavarne uno squallido inutilizzato ed inutilizzabile locale. La riduzione a città subalterna è merito suo, e la città stessa lo premia e si premia!
Non possiamo anche ignorare la scelta infelice da parte dell’Amministrazione Comunale di Matera rispetto al luogo in cui è stata installata la targa ad Emilio Colombo, a pochi centimetri da un cassonetto che riporta la scritta bianca su sfondo rosso “Attacco autopompa VV.F”, ovvero un punto di allaccio per l’autopompa dei Vigili del Fuoco previsto per interventi di soccorso. Eppure sono passati tre anni dalla delibera che ha autorizzato questo intervento. Possibile che in 36 mesi nessuno è stato in grado di individuare la migliore collocazione per questa targa, per ricordare degnamente, come vorrebbero i promotori dell’iniziativa, uno statista di livello europeo come Emilio Colombo nei Sassi di Matera? Attendiamo risposte.
Pasquale Stano
La fotogallery dedicata al nuovo belvedere Sant’Agostino con la targa per Emilio Colombo e gli scatti che ricordano la vecchia balconata che è stata abbattuta (foto www.SassiLive.it e foto archivio Mario Cresci)