Pasticcio della gara sul Trasporto Pubblico Locale, intervento consiglieri regionali Cifarelli, Lacorazza e Marrese. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo sempre dichiarato come Partito Democratico di Basilicata che il piano regionale dei trasporti così come proposto dalla giunta Bardi non era adeguato alle nuove esigenze della comunità lucana ed abbiamo sempre formulato proposte al riguardo, purtroppo inascoltate. Insieme alla sanità ed all’istruzione, il trasporto pubblico locale assume per i lucani un’importanza esiziale per la salvaguardia dei diritti di cittadinanza. La notizia della gara regionale per il TPL che è andata deserta per i lotti provinciali e regionale mette in luce, qualora ce ne fosse stato bisogno, tutta l’inadeguatezza della classe dirigente regionale di centrodestra. Cinque anni di discussioni nei quali abbiamo sempre fatto presente che il piano dei trasporti non era adeguato né per migliorare le condizioni dei cittadini/utenti e neanche per tutelare in modo adeguato i lavoratori/autisti e le stesse imprese locali. Sono stati persi cinque anni ed oggi ci ritroviamo nella condizione di dover prorogare servizi di trasporto oramai superati ovvero effettuare una gara ponte, in attesa della redazione di un nuovo e più confacente alle esigenze dei cittadini piano dei trasporti. Con la certezza di nuovi ed incalcolabili danni economici per le casse della regione. Quello che abbiamo di fronte è una cosa gravissima; ci saremmo aspettati un unanime coro di sdegno nei confronti dell’unico responsabile di tutto questo, il rieletto presidente Bardi, ed invece assistiamo ad alcuni interventi pubblici che puntano il dito nella direzione di chi esegue gli indirizzi determinati dal governo e dalla maggioranza politica regionale, segno evidente di confusione se non di collusione. Dal nostro canto ci impegneremo per una stagione del trasporto pubblico locale, nella quale al primo posto ci siano i cittadini insieme ai lavoratori del settore e le imprese, esattamente in quest’ordine. Bardi continua a fare spallucce al futuro, a negare una prospettiva nella quale “restare” o “ritornare” in Basilicata è legata a doppio filo proprio alla mobilità, sia come connessione per e con il mondo e sia come rete e relazioni tra comunità, particolarmente nelle aree interne.
Aspettiamo di capire come si intende procedere nell’interesse pubblico e dalla parte dei cittadini.