“Con molto piacere – ha esordito il sindaco di Garagsuo avvocato Francesco Auletta – ho appreso, a mezzo stampa e da servizi televisivi, dell’attenzione al fiume Basento da parte della Regione Basilicata e nello specifico dall’assessore all’ambiente Cosimo Latronico. Auspico che quanto prima anche noi sindaci, firmatari di un’intesa denominata Patto per il Fiume dei comuni di Grassano, Garaguso, Calciano, Tricarico, Salandra, Grottole, Ferrandina, Pomarico, Pisticci, Miglionico, Bernalda della provincia di Matera ed i Comuni di Albano di Lucania, Campomaggiore e Brindisi di Montagna della provincia di Potenza, possiamo essere convocati in Regione per riprendere quel dialogo interrotto, o probabilmente mai partito e datato 2017. Nel ricostruire la vicenda, proprio da Grassano in seguito ad esondazioni del fiume basento, un movimento cittadino denominato Comitato Giardini di Grassano che, rappresentato da Raffaello Mangione, si mobilitò con l’organizzazione di un convegno che si tenne a Grassano il 27 giugno 2016 e vide la partecipazione dei sindaci dell’area da Tricarico a Bernalda, con relazione tecnica scientifica del professor Salvatore Grimaldi docente di dinamica fluviale dell` UNIBAS e con relazioni di geologi, agronomi ed economisti per affrontare la tematica in senso ampio, mise in moto una serie di incontri istituzionali . Difatti noi sindaci ci siamo riuniti a Bernalda per ben tre volte nei mesi successivi e, il 06/08/2016 firmammo il protocollo d’intesa nominando il comune di Grassano capofila che doveva inviare la richiesta di finanziamento alla Regione per finanzirte lo studio del contratto di fiume così come la stessa Regione aveva stabilito con la delibera n. 702 del 22 giugno 2016. Allora dunque , oggi più che mai ritengo che bisogna perseguire la strada dell’unità delle comunità e mettersi insieme per fare fronte comune nella consapevolezza e nella determinazione, di dover effettuare con urgenza uno studio per raggiungere un contratto di fiume riguardante la parte media e finale del Fiume Basento fino alla foce, tratto maggiormente pianeggiante e maggiormente antropizzato, con la presenza di diverse zone SIC (siti di importanza comunitaria) e ZPS (zone a protezione speciale). Non è più tempo di rimandare ma bisogna operare per la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’intero sistema di aree fluviali del Basento, attraverso interventi di gestione di sistemi ambientali e territoriali in relazione con i sistemi economici-sociali dei territori interessati.
Mag 29