Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere regionale Roberto Cifarelli sulla discussione in corso che riguarda il Masterplan per il Mezzogiorno – Patto per la Basilicata. Di seguito la nota integrale.
In questo periodo è in corso la discussione sul Masterplan per il Mezzogiorno – Patto per la Basilicata che ha preso il via con lo specifico dibattito Consiglio Regionale lo scorso 3 novembre.
Il Gruppo consiliare del Partito Democratico, al pari di altre forze politiche, sociali e culturali è impegnato, attraverso una serie di incontri sul territorio con cittadini, iscritti e simpatizzanti, a dare il proprio contributo alla definizione della migliore proposta che il Governo regionale deve concertare con quello nazionale. Di qui alcune brevi riflessioni utili per un supplemento di analisi prima della stesura dei documenti definitivi e la sottoscrizione del “Contratto Istituzionale di Programma.
La prima riflessione: in queste settimane sono in discussione in Parlamento la Legge di Stabilità 2016 ed il “Decreto città”. In entrambi i provvedimenti il tema “Matera 2019” non è stato ricompreso, tanto che i parlamentari dei diversi schieramenti politici si sono affrettati a presentare emendamenti, tutti fin qui “accantonati”. La bozza di Masterplan per il Sud prevede 15 “Patti” otto con Regioni meridionali e 7 città, tra cui anche Taranto e Catania. Ci sono le condizioni perché si aggiunga un ottava città, Matera, affinché le opere infrastrutturali ricomprese nel dossier di candidatura a capitale europea della cultura per il 2019 per circa 300 milioni di euro vengano finanziate?
La seconda riflessione: uno dei progetti portanti dell’intero Masterplan è rappresentato dal rilancio del porto di Taranto. La Basilicata punta su due infrastrutture strategiche entrambe collegate al porto, vale a dire il centro intermodale di Ferrandina e la piattaforma logistica a Pisticci.
Ebbene, in questa logica una riflessione sulla utilità del collegamento stradale, ferroviario e aereoportuale di questi due siti sarebbe alquanto opportuna e pertanto prendere in considerazione il collegamento ferroviario Ferrandina – Matera – Bari per mettere in relazione la dorsale adriatica con quella tirrenica non sarebbe sbagliato per far viaggiare le merci, oltre che le persone, in modo più rapido da e verso le proprie destinazioni. Lo stesso senso avrebbero il raddoppio stradale della Altamura – Matera – Ferrandina e la valorizzazione della pista Mattei.
Giudico molto positivo il lavoro sin qui svolto sul tema dal Governo regionale.
Ritengo che l’occasione che ci viene offerta da Matteo Renzi e dal suo Governo vada fino in fondo per superare quel gap che mantiene distante la Basilicata ed il Sud dal resto del Paese.
La sfida si vince anche osando un po’ di più.