Pavese (Matera Ferrovia Nazionale): “Ecco chi si è impegnato per la ferrovia Ferrandina-Matera”. Di seguito la nota integrale.
Stiamo assistendo in questi giorni a deleterie polemiche sui presunti meriti per il completamento della ferrovia Ferrandina-Matera che testimoniano la tendenza di una certa politica lucana a “salire sul carro dei vincitori” quando gli obiettivi si stanno concretizzando. L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, sin dal mese di ottobre 2016, ha seguito quotidianamente le vicende e ricorda bene chi in questi anni ha “spinto” e chi ha “frenato” per un traguardo storico che presenta risvolti socio-economici fondamentali per lo sviluppo di tutta la Basilicata. Non solo di Matera.
Ci sentiamo di dire grazie innanzitutto a RFI (che si è sempre confrontata con noi), che dal lontano 1986 ha creduto nella validità della trasversale Ferrandina-Matera-Bari, sul cui tracciato dal 2016 ha ripreso a lavorare negli uffici e ad impegnarsi per la “rimodulazione”del progettooriginario (da Ferrandina a Matera). Sentiamo, inoltre, di dire grazie ad alcuni parlamentari della precedente legislatura che con grande serietà e sensibilità si sono impegnati per il rifinanziamento dell’opera ferroviaria, avvenuto il 24 novembre 2016 a Roma: ci riferiamo alla tenacia e al senso di responsabilità della già deputata Maria Antezza, del compianto Ludovico Vico, affiancati dalla passione dell’attuale assessore regionale (all’epoca parlamentare) Cosimo Latronico, e quindi un grazie anche ai vari Folino, Speranza, Margiotta, Covello e (a parte) Liuzzi.Si trattò di uno schieramento politico trasversale (per questo ancora piùimportante perché raro dalle nostre parti!) che diede un primo risultato concreto proprio in vista di Matera2019.
Da quel momentoci saremmo aspettati lo stesso impegno e concretezzadal Comune di Matera che,intanto, si occupava della nuova stazione di piazza Matteotti, del parcheggio di Serra Rifusa e della tranvia dei Sassi, anziché adoperarsi per velocizzare l’iter burocratico relativo all’arrivo in città delle FS.
L’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” già al ministro Delrio, tramite il sottoscritto, chiese il prolungamento del binari da Matera a Bari. Inoltre, ai premier Renzi (novembre 2017) e Conte (febbraio 2018) sollecitò, nel silenzio generale, il suddetto prolungamento per Bari, ipotizzando il passaggio dalla zona industriale di Jesce e da Gioia del Colle. Proprio per realizzare questo itinerario, fu sollecitatal’attuale assessora ai Trasporti, Donatella Merra, a Matera il 28 gennaio 2020, da una delegazione del nostro sodalizio. Ricevemmo subito un’ampia condivisione e da quel momento iniziammo a sperare che finalmente si potesse arrivare con il treno statale a Bari e a Taranto, via Gioia del Colle. Dopo ilsuccessivo (e inaspettato)“ripensamento” della Merra(e la distanza della Regione Basilicata) a luglio 2020 trovammo nel consigliere regionale Luca Braia un alleato prezioso ed entusiasta disposto a collaborare con noi nell’interesse della città. Da quel momento iniziò una battaglia con piena condivisione e grande partecipazione e impegno dei sindacati materani, di tutte le associazioni di categoria, degli studenti e di una certa stampa.
In un clima di totale immobilismo della politica materana e regionale, un forte incoraggiamento é venuto dai ripetuti incontri al ministero Infrastrutture con il viceministro Bellanova, la commissaria governativa Fiorani, con i tecnici di RFI di Roma e di Bari, con Antezza e Braia. C’è stata l’approvazione di una mozione per Gioia del Colle da parte del Consiglio Regionale (giugno 2021) e dellaProvincia di Matera (luglio 2021). Solo a dicembre 2021 la stessamozione presentata dai consiglieri Doria, Scarciolla, Susi, Tosti, Violetto e Morelli è stata approvata (all’unanimità) dal Comune di Matera. Ci aspettavamo in questi anni una mobilitazione dei parlamentari materani e dei consiglieri regionali per una infrastruttura necessaria al turismo e alle imprese. Che non c’è stata, forse perché non hanno creduto al completamento della ferrovia per Ferrandina che potrà essere utile per le connessioni alla TA-SA e all’Alta Velocità tirrenica per Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano-Torino. Quindi, un segmento per Ferrandina che per noi rappresenta solo il primo tratto per arrivare a Gioia del Colle-Bari (Taranto).
Se la Regione Basilicata darà l’atteso contributo per questo tracciato tanto atteso saremo ben lieti di esprimere la nostra gratitudine. Ma al momento ci sembra di registrare solo un atteggiamento improduttivo e demagogico che non fa bene alla Basilicata, alle nostre comunità e alla verità dei fatti.
Nicola Pavese, pres. Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”