Il senatore lucano del PDL Cosimo Latronico ha inviato una nota per informare su quanto discusso nel corso del coordinamento regionale del partito di Berlusconi. Di seguito la nota integrale.
Un’analisi serrata quella che c’è stata lunedì, nel coordinamento regionale del Pdl. Partecipazione, circa trenta interventi, analisi serie e rigorose sull’esito del voto di una tornata elettorale, l’ultima, che si è celebrata in un momento speciale della vita del Paese. Il centrodestra si attesta in Basilicata sul 25 per cento con il Pdl intorno al 20 per cento, 2 punti in meno sulla media nazionale. Si perde, rispetto alle elezioni del 2008, al pari del Pd e del centro sinistra, a favore del movimento di Grillo e dell’astensionismo. La principale forza di opposizione, il Pdl, viene penalizzata dal risultato elettorale al pari della principale forza di maggioranza, il Pd! Il dato della Basilicata è influenzato dal fenomeno nazionale, dall’insorgere di un movimento nuovo che assomma in se una carica antisistema e catalizza il malessere ed il disagio reale dei cittadini della nostra regione. Chi volesse compiere una valutazione parziale dei dati paragonandoli ad un’epoca ormai lontana ( il riferimento è al 2008) e ad uno scenario politico strutturalmente mutato, compie una strumentalizzazione inutile e si ostina a non voler leggere la realtà dei fatti.
Non c’è dubbio che dopo l’ultimo voto non esiste più il bipolarismo classico, ma al 35 per centro del centro sinistra si afferma un 25 per cento del centro destra ed un 22/25 per cento del movimento di Grillo come terza forza che dovrà manifestare i suoi obiettivi e la sua classe dirigente.
Il quadro politico regionale si mette in movimento e lo stesso sistema di potere del centro sinistra, che fino ad oggi aveva prodotto risultati elettorali da maggioranze bulgare, non offre più certezze.
In questo contesto il Pdl conferma la sua forza nel tessuto regionale, primo partito in decine di centri della regione, con un radicamento diffuso in realtà territoriali e sociali, con l’aggiunta di un gruppo dirigente che in molte situazioni riesce a condizionare positivamente i risultati raggiunti.
La sfida naturalmente anche per il Pdl è tutta da comprendere a da interpretare con un’aderenza ai tempi nuovi ed alle esigenze che le persone manifestano con le caratteristiche dell’urgenza e della indifferibilità.
Una forza di opposizione con una vocazione di governo, deve continuare a tessere un dialogo sui temi dello sviluppo, della rottura di schemi di utilizzo delle risorse pubbliche che hanno caratterizzato la ventennale stagione dei governi di centro sinistra, aprendo ad un bisogno di partecipazione e di responsabilizzazione dei soggetti attivi della società lucana.
Una forza di opposizione che non teme di assumersi le responsabilità delle proposte su scala nazionale e regionale, proseguendo nella direzione delle battaglie parlamentari già avviate e che reclamano una conclusione come l’attuazione dell’art.16 del dl liberalizzazioni per assegnare risorse vere alle aspettative di sviluppo.
Una forza politica il Pdl che accetta la sfida del cambiamento e della qualità della politica, che deve recuperare la sua vocazione originaria di essere leva di promozione e di liberazione delle risorse di una comunità; che non si nasconde dietro l’ideologia del disfattismo e che si misura con realismo con il compito di porre rimedio alle imperfezioni che accompagnano le cose umane, partendo dagli accenti positivi che segnano ogni contesto della nostra regione e dell’intero Paese; che assume il compito di interpretare un ideale di persona e di comunità come presupposto morale per affrontare il declino e le difficoltà del momento, con uno sguardo positivo e carico di speranza nella capacità delle persone di riprendere un cammino di costruttività.
L’incontro ed il coinvolgimento di migliaia di persone concrete nei luoghi di questa regione, durante questa ultima campagna elettorale, ci fa sperare che, a partire da questa rete di persone attive, si possa costruire un’azione di cambiamento che è attesa e desiderata da tanti, anche da chi si è affidato da ultimo a forme di pura protesta.
E che anche in questa regione il centro destra può divenire un elemento aggregante di una richiesta di cambiamento e di realizzazione di una democrazia compiuta, che solo l’alternanza ai compiti di governo può garantire, prima che derive disfattiste abbiano il sopravvento.
Mar 07
dureranno solamente 6 mesi di tempo…poi Bersani & C….tutti a casa!!!!!
…..non a matera, che ancora c’e’ chi li sostiene??????????????????????????