“L’ingerenza del presidente Letta e dell’on. Epifani nella dialettica interna al Pdl non è accettabile e neppure contribuisce alla stabilità del Governo delle larghe intese che non senza travaglio abbiamo confermato qualche giorno fa”. E’ quanto fanno saper i parlamentari lucani del Pdl, il sen. Guido Viceconte e l’on. Cosimo Latronico. “ La leadership del presidente Berlusconi ed il suo ruolo in questi vent’anni non possono essere liquidate con battute superficiali ed irrispettose di una storia che semmai va valutata con profondità per le conseguenze che ha comportato per il sistema politico italiano dopo la crisi provocata da Tangentopoli. Lo stesso dibattito interno al Pdl e al centro destra sulla natura e sulle regole che dovranno governare quest’area politica, non può prescindere dalla guida e dall’indirizzo del presidente Berlusconi che saprà salvaguardare l’unità e segnare percorsi orientati al futuro”.
Queste le dichiarazioni di Letta ed Epifani a cui fa riferimento la nota .
Enrico Letta va all’attacco di Silvio Berlusconi e cerca di spaccare il centrodestra. Una mossa che viene subito stigmatizzata dagli esponenti del Pdl e poi stoppata dal vicepremier Angelino Alfano. Una levata di scudi che ricompatta le fila dei moderati.
“Si è chiusa una stagione politica di 20 anni. Si è chiusa in modo politico con un confronto molto forte – ha detto Letta- . Berlusconi ha cercato di far cadere il governo e non ci è riuscito perche il Parlamento in sintonia con il Paese ha voluto che si continuasse.
Ho preso un rischio perché non ho accettato mediazioni”, afferma Letta a Sky Tg24, “La pagine è voltata in modo definitivo, non si tornerà indietro. Sono rispettoso di quanto sta succedendo nel Pdl, c’è un travaglio vero. Alfano ha assunto una leadership molto forte, è stato sfidato e ha vinto la partita”.
“L’obiettivo di Berlusconi è portare al voto velocemente il Paese per evitare il voto sulla sua decadenza. Solo così si spiega l’accelerazione che ha costretto i suoi ministri a dimettersi. Così il segretario del Pd Guglielmo Epifani, intervenendo a In mezz’ora. ”Non ci interessano i governicchi ma lavorare per il Paese”, ha avvertito, sottolineando che “se ce la facciamo a fare un governo di servizio bene, se no ritorna la parola ai cittadini e al voto. Il Pd è pronto a tutto”. Il segretario del Pd, dopo avere confermato la data dell’8 dicembre per le primarie del congresso Pd, ha spiegato che ”noi siamo favorevoli, alla condizione di oggi, ad un governo che abbia due priorità non per il Pd ma per il Paese: la legge di stabilità e la legge elettorale“.
Forse si è chiusa una storia criminale durata 20 anni e di cui solo i due figuri lucani, tra alcuni altri, sembrano non essersene accorti per continuare le loro bugie ed intrallazzi.
Il Viceconte tra l’altro deve scusarsi della pessima figura fatta fare al popolo lucano presentandosi al pubblico italiano a furia di c.. c… e quant’altro la sua fervida mente di fine intellettuale poteva tirare fuori, ponendosi al pari di qualsiasi carrettiere del suo paese.
Vergogna!