Adriano Pedicini, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia, commenta l’esito delle ultime elezioni politiche. Di seguito la nota integrale.
Le elezioni politiche consegnano un quadro nazionale ingarbugliato e tutto ciò non può lasciare indifferente la politica locale, qualcosa dovrebbe muoversi, gli assetti sono profondamente mutati e il consiglio comunale, sono certo, subirà gli effetti di questo trambusto. Un dato è certo, il PD esce con mal di pancia e le ossa rotte, non è più il sommo e granitico partito di maggioranza nella città; ma vi è un altro risultato rilevante, alcuni schieramenti politici che erano componente di governo cittadino sono azzerati, un effetto preoccupante per la maggioranza, evidenza della quale si deve far conto. Sono convinto che tali aspetti alimenteranno in maggior misura l’inefficace azione di governo che sino ad oggi ha contraddistinto l’amministrazione Adduce che, nonostante un’ampia maggioranza non è stata in grado di portare avanti i fondamentali del proprio programma a causa di frizioni ed asti forti tra correnti e partiti minori. Non appare che quanto consegnato dalle elezioni politiche vada nella direzione della quiete, al contrario possono ipotizzarsi forti turbolenze all’orizzonte ed è sensatamente possibile uno sviluppo della crisi; è intuibile pensare al degrado della politica locale con un divincolarsi di quegli schieramenti che hanno perso riferimenti. La logica imporrebbe che dopo la chiusura del sipario sulle elezioni nazionali, che consegna un quadro di malessere diffuso sulla politica, dovrebbe aprirsi una riflessione ed un confronto aperto con la città e con tutte le realtà. E’ giunta l’ora che si esca allo scoperto e si evidenzino pensieri e programmi per la città, che ci si confronti in uno scenario che non sia solo politico ma soprattutto gestionale, che si faccia qualcosa sulle questioni impellenti per la città, dal regolamento urbanistico a Matera 2019. Non è tempo di cincischiare sulle cose facendo finta di fare, perdere tempo e rimandare le decisioni; il mercato, la mobilità urbana, l’abbandono dei Sassi, gli strumenti urbanistici, i bandi pubblici, l’elenco del non fatto è lungo. La nostra opposizione è stata pressante e critica e del tutto inascoltata. Questo è il momento in cui urge una fase di confronto programmatico che sino ad oggi è mancata; questo è il momento di chi ha voglia e volontà di spendersi per la città, lo dico da forza di minoranza che da sempre ha reclamato la politica del fare e della soluzione alle emergenze in questa città; da tempo ha messo in guardia le arroganti, influienti e litigiose forze di maggioranza sulle inefficienze della loro politica. Bene, oggi il centro sinistra ne esce in malo modo, noi di centro destra teniamo ed arrocchiamo una posizione dignitosa, convinti e consapevoli che urge un cambio di passo, nello stesso modo siam certi che sia fondamentale per chi governa pensare al suo programma per la città atteso che la governa. Lo scenario è cambiato, spero se ne siano accorti, mancano esattamente due anni alla fine di questa consiliatura, ci dica chi governa cosa vuole fare e come farlo o, se intende ancora continuare a porre le condizioni per una insipida conduzione; con una giunta che zoppica da un anno, priva di tre assessori, con un sindaco che avoca a se l’assessorato più importante, quello al bilancio; con un segretario generale che è un super dirigente oberato e collassato di lavoro e forse non fa bene né l’uno, né l’altro. Sono questi parte degli aspetti che noi del centrodestra abbiamo sempre posto all’attenzione, oggi intendiamo porli come riflessione politica a chi governa perché quale forza di minoranza sentiamo il dovere di continuare la nostra azione di controllo e di evidenza della difficoltà a governare la città, questo è il ruolo che l’elettorato ci ha assegnato, ma è innegabile che altro polo roboante e senza volto si muove con prepotenza verso una sensibile domanda di cambiamento, per questo c’è bisogno che si aprano nuovi scenari dove il governo della città e le opposizioni rivedano le proposte e le critiche.
Adriano Pedicini Consigliere comunale di Fratelli d’Italia
fratelli d’italia vota camera matera 881
fratelli d’italia senato 491
Questi sono i dati Consiglieri Pedicini,oltre al nostro adduce che dovrebbe fare le valigie,spero che al più presto rassegni anche lei le sue dimissioni, visto che oramai rappresentate solo la vostra cerchia di amici.
Siccome non mi piace parlare a vanpera,siccome le persone si pesano sui fatti , non sulle parole.
Avendo come cittadino illustrato al signor pecinini, una vicenda si personale, ma un esempio eclatante di mala burocrazia , di incapacità, di negligenza, di furto di libertà e dignità perpetuato dal comune di Matera.
il signor Pecinini rappresenta degnamente nei modi e nel fare questa classe politica che ci governa da tempi immemorabili, che prima di tutto ci ha portato a negarci il diritto ad essere uomini liberi.Poi non si puo aver rispetto di persone che ricropono cariche pubblche,cosi Indifferenti.
via anche tu pedicini, assieme agli altri partiti
Egregio signor Mario Scalcione, leggo le sue esternazioni senza senso e siccome ….”le persone si pesano sui fatti e non sulle chiacchiere”, mi dica quali sono le cariche pubbliche che ricopro in maniera indifferente, oppure mi dica lei quali sono i suoi fatti… i miei sono ben noti…e se poi è così gentile mi dica anche in che cosa consiste il furto della sua libertà da me perpetrato. Mi appare dalle sue parole offensive e denigranti che lei sia leggermente poco avvezzo alla democrazia, fortemente incazzato con il mondo, scrive e credo parli senza aver nè compreso, nè approfondito ruoli e compiti di una amministrazione. il mio augurio è che lei ben presto si faccia avanti e si proponga alla città quale rappresentante degli interessi di tutti come io con impegno cerco di fare.
essere consigliere comunale è non è una carica pubblica,
La mia accusa non è rivoltà solo a lei, ma tutti i suoi degni colleghi, sia al governo che all’opposizione in questa citta.
La mia accusa è alla vostra indiferenza, prima di essere consiglieri, sindaci assessori, dovete essere uomini.
Posso parlare del mio caso in particolare, ma il mio è solo un esempio, di cui lei e tutti i consiglieri comunali, assessori ecc, siete a conoscenza avendo io personalmente consegnato e protocollato al comune una comunicazione con allegato cd della mia vicenda rivolta a tutti i consiglieri e assessori continuo a ripetere anche se personale rappresentà un furto di dignità e liberta perpetuata dal comune di Matera. Giusto per ricordare su 45 lettere consegnate, vuole sapere se ho trovato un consigliere, o un assessore, che si fosse degnato di rispondere( Pure per mandarmi a quel paese) zero, compreso lei.
Lei non fatto niente, ma fa parte di questa classe politica,poi la mia vicenda è passata gia in mano atre amministrazioni, compresa quella di buccico
Come ho detto al signor adduce, io non ho bisogno di raccomandazioni, ma di libertà e giustizia.
Quello che vi rende tutti uguali è la vostra indiferenza, rubo le parole di Gramsci, per gridare a lei e tutti i consiglieri e al comune di matera il mio sdegno.
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
Lei pensa che sia facile fare il consigliere, che badi bene non è la casta, è politica a costo zero, è dedicarsi ai problemi della città a tempo pieno…. Quanti dei miei ordini del giorno se pur approvati all’unanimità sono rimasti lettera morta… Quanti dei miei appelli lanciati come ululati alla luna sono rimasti tali….Questo come opposizione e non le dico quello che è stato il mio andar via dal PDL non è cosa semplice…questa è stata anche la mia forma di protesta, dubito che sia stata compresa… Rispetto il suo sdegno che è anche il mio, cerco di dare ascolto a tutti, del suo cd non credo di aver avuto modo di vederlo.. Continuo e continuerò a lavorare per la città nel rispetto del mandato che gli elettori mi hanno consegnato…così come ho sempre fatto anche nel mio precedente lavoro.