Adriano Pedicini, Consigliere comunale PDL, esprime le sue valutazioni sull’accordo di programma quadro che prevede 1350 milioni di euro da investire per importanti infrastrutture, tutte nel potentino. In particolare l’accordo sblocca da subito 180 milioni di euro, di cui solo 1,6 per la provincia di Matera.
Di seguito la nota integrale.
A volte ci son dubbi e vien da chiedersi se Matera sia in Basilicata, perché sorprendono alcune affermazioni del tipo: “accordo di programma quadro per le infrastrutture: priorità e cantierabilità anche per la provincia di Matera.” Vale a dire che la congiunzione “anche” che permette di aggiungere qualcosa, merita gratitudine per aver pensato a questo territorio ed elargito l’elemosina, perché sembra oramai chiaro che la provincia di Matera sia un enorme peso per la regione Basilicata, un territorio a sud del sud di Potenza. Un refluo della politica potentina, quella che conta, quella di Speranza, De Filippo, Folino ed il neo papabile La Corazza che di tanto in tanto ci fanno dono degli avanzi dei loro lauti pasti. A pochi giorni dal voto ecco far uscire dal cilindro milioni di euro che sino ad oggi tenevano nel cassetto, la Regione Basilicata annuncia il documento più incredibile della sua, sino ad ora inutile consiliatura. Un programma che arriva alla vigilia delle elezioni e concede ai suoi sudditi infrastrutture, strade ma solo in provincia di Potenza, il nulla nella nostra provincia, grandi enfasi per opportunità occupazionali e infrastrutturali, ma non per noi. È stato presentato lo schema di accordo quadro per le infrastrutture 1358 milioni di euro è l’importo complessivo, di cui 180 immediatamente cantierabili e si parte subito, mai vista tanta velocità. Il bando immediato è quello della Tito – Brienza, 126 milioni di euro; dovremmo esser lieti, perché alla nostra provincia da subito vengono 1,6 milioni di euro per la sistemazione del ponte sulla strada Craco-Pisticci, quella che il mese scorso, in conseguenza di una insulsa variante ha registrato una incolpevole vittima travolta dalle acque di un torrente dopo un ora di pioggia. Deviazioni e percorsi alternativi degni di profonde savane equatoriali, mentre si era a due passi dalla più ampia area industriale della Basilicata. È bastata una pioggerella a generare una catastrofe costata la vita ad una donna, ma di vittime ce ne son tante un intero territorio che per aggirare quel ponte che collega importanti località con Matera devono allungare di 70 km, disagi enormi che a distanza di un anno, guarda caso, diventano risolvibili oggi che si vota. Mesi ed anni con ponti crollati, piccoli e grandi, come quello sulla basentana; decenni senza manutenzione, frane e crolli annunciati, ma oggi finalmente tutto è risolto un bell’accordo quadro da rimandare a dopo le elezioni. Promesse vere, dicono questa volta, ovviamente sono certi della vittoria e del rimanere l’inossidabile componente. De Filippo risorge dal terpore del suo secondo mandato e si ricorda che in questa regione mancano le strade quindi trova 180 milioni da spendere subito, 1,6 li riconosce a Matera. Sono anni che denunciamo che lo stato di arretratezza economica deriva essenzialmente dalla mancanza delle infrastrutture, questione che colpisce maggiormente Matera, quelle realizzate, o sono carenti o fatte male, talune addirittura causa di fallimenti territoriali, come la complanare della SS.99, progettata male. Ha posto le condizioni per tagliar fuori dalla viabilità decine di floride aziende, ha fatto fallire una zona commerciale di pregio, ha fatto mancare gli investimenti e quei pochi che erano lì, o sono in agonia o migrati in Puglia. Fulgido esempio di come la politica di questa Regione sia dannosa ed inconcludente. Queste le prove che si è sudditi della politica fatta a Potenza e che non pensa alla regione, perché vincolata al clientelismo personale e di corrente. Oggi il divario è ampio ed insanabile e lo diventerà sempre più, quando dopo queste elezioni conteremo meno della metà; eleggeremo 11 consiglieri regionali a Potenza, solo 5 a Matera, concetto questo che delinea perfettamente lo scenario di interesse politico nel quale Matera non conta ma più nulla. Quale futuro ci rimane se non sperare sul contributo della Puglia, regione attenta e che guarda lontano, che ha tutto l’interesse a privilegiare la nostra città ed inserirla nel suo circuito; chissà forse saranno loro che avvertiranno il bisogno di donarci una decina di km di binari, qualche piccolo collegamento alle loro autostrade, alla vicina Gioia del Colle e forse non dovremmo aspettare neanche tanto, forse molto prime di nuove elezioni in Basilicata.
Adriano Pedicini, Consigliere comunale PDL