A 5 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 ottobre 2016, l’ex parlamentare DC Peppino Molinari ricorda il democristiano potentino Antonio Bellino. Di seguito la nota integrale.
Antonio Bellino che ci ha lasciato 5 anni fa (31 ottobre 2016) non è stato solo un grande amico per tanti di noi,ma una guida, uno dei simboli della città di Potenza più popolare ed apprezzato per competenza,tenacia e visione. Acceso oppositore del fascismo,quando era ancora studente fu arrestato il 3 maggio 1943 per aver organizzato e partecipato a riunioni contro il regime. Uscito dal carcere il 31 luglio dello stesso anno con la caduta della dittatura si iscrisse al partito socialista diventando delegato provinciale del movimento giovanile. Quando fu stipulato il patto di unità d’azione con i comunisti,fu l’unico a votare contro dimettendosi. Entrò quindi nella DC dove divenne responsabile provinciale giovanile. Ha fatto parte del comitato provinciale, della giunta con incarico enti locali della DC, è stato segretario cittadino e primo presidente regionale dell’UNCEM. Dal 1960 è stato eletto consigliere comunale e quindi assessore alle campagne nella giunta del sindaco Avv. Giovanni Messina.
Si deve gran parte a lui se in quel periodo furono elettrificate quasi tutte le campagne e si ebbe un massiccio intervento per quanto riguarda strade ed acquedotti rurali.
Rieletto consigliere nel 1964 fu chiamato a far parte della giunta guidata dal sindaco Avv. Francesco Petrullo come assessore alle finanze. Alle elezioni comunali del 1970 per la prima volta la Dc conquistò la maggioranza assoluta in consiglio comunale (22 consiglieri su 40) ed Antonio Bellino fù eletto sindaco di una giunta monocolare di grandi qualità e spessore politico.
Suoi assessori furono Rocco Brancati, Donato Sabato, Aldo D’Andrea, Quinto Piccininni, Nino Ferri, Lello Mecca, Tonio Boccia, Antonio Potenza, Emilio Lagrotta e Michele Tolla.La sua elezione a sindaco coincise con la nascita delle Regioni e Bellino ebbe chiara la consapevolezza del nuovo ruolo che doveva avere la città di Potenza con nuove funzioni nell’ambito regionale.
Potenza – sosteneva Bellino- doveva diventare la città-regione bella,vivibile,accogliente con servizi di qualità e di eccellenza non solo per i residenti ma anche per i tanti che ogni giorno provenienti da tutti i comuni la frequentavano.
Durante i 5 anni dell’amministrazione Bellino non vi è stato settore che non abbia avuto un’idea,un progetto ed una realizzazione.
Nella pubblica istruzione il completamento della scuola Torraca, la costruzione di nuovi edifici scolastici a viale Marconi, rione Lucania,Risorgimento,Castello e soprattutto furono istituite 141 sezioni di doposcuola in favore dei meno abbienti,77 sezioni di scuole materne e 8 sezioni rurali.
Nel settore lavori pubblici furono realizzate diverse strade di collegamento fra i rioni,iniziò i lavori del palazzo di giustizia e per quanto riguarda la pubblica illuminazione con un “piano luce” furono ammodernati ed ampliati tutti gli impianti della città.
Sotto la giunta Bellino furono completati ed inaugurati gli ascensori di Piazza 18 Agosto e si iniziò a parlre di collegamenti verticali e scale mobili. Per il verde pubblico si dispiegò un forte impegno con il recupero del parco di Sant’Antonio La Macchia, Rossellino, il bosco della Pallareta, con la sistemazione a verde di tutti i quartieri della città ed il recupero sistematico di tutte le scarpate.
Per far crescere “la cultura del verde” fu deciso di donare ad ogni bimbo nato nel 1972 una pianta che è stata messa a dimora nello stesso rione dove risiedeva.
In quegli anni furono piantati oltre 1100 abeti nei rioni e nelle borgate rurali. Bellino e la sua giunta dovette far fronte anche all’emergenza casa e ci furono momenti di tensione e proteste con l’occupazione di alloggi popolari e la istallazione per diversi mesi di una tenda a piazza Matteotti per tenere viva l’attenzione.
Grazie al suo impegno fu varato un piano casa che portò alla costruzione a Cocuzzo di nuovi complessi residenziali per un totale di 2625 vani. Nel settore dello sport ci fu il completamento e l’inaugurazione della piscina di Montereale e la costruzione di diversi impianti da tennis (rione Risorgimento).
Fu soprattutto nella cultura che la città di Potenza in quegli anni fece un salto di qualità con la istituzione della stagione lirica e un programma di manifestazioni culturali di qualità durante “il Maggio Potentino”in onore del santo patrono San,Gerardo dove si coniugavano antiche tradizione e folklore in una cornice nuova e storica.
Fu istituito “il Leone D’Oro”per le compagnie teatrali locali che vide l’impegno di numerosi giovani e sotto la sua presidenza il consiglio approvò il progetto ed iniziarono i lavori di restauro e recupero del Teatro Stabile.Non meno attenzione fu rivolta alle attività produttive ed in particolare a quelle atigianali di cui Potenza era ricca con la celebrazione di diverse edizioni della Fiera Artigianale di Basilicata con la presenza di oltre 100 espositori locali.Dal 1975 al 1980 Bellino fu eletto in cosiglio provinciale dove svolse il ruolo di capo-gruppo Dc sotto la Presidenza di Mario Di Nubila e gesti con grande capacità di ascolto e mediazione quella difficile ma esaltante stagione di solidarietà nazionale di apertura programmatica al PCI.
Mel 1980 ritornò in consiglio comunale a Potenza dove da capo-gruppo insieme al sindaco Tanino Fierro e la giunta gestì quei mesi drammatici dell’emergenza del dopo-terremoto,l’avvio della ricostruzione non facendo mai venir bene il suo qualificato contributo. Antonio Bellino ha lasciato il suo segno forte anche nel Consorzio Industriale di Potenza ricoprendo la carica di presidente per 13 anni dal 1978 al 1991.
Grazie a lui in quegli anni il Consorzio Industriale era considerato uno dei più importanti del Mezzogiorno sia per la qualità che per la quantità delle opere realizzate: Sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Parco fluviale del Basento, Oasi del Pantano, acquisizione e sistemazione aree industriali di Senise, Viggiano,Vitalba e completamento del viadotto Musumeci avviato dal precedente Presidente comm.Gino Viggiano.
Bellino con la struttura consortile hanno dato un contributo determinante per l’insediamento della FIAT a Melfi per l’approvazione della variante al piano regolatore ,gli espropri e la realizzazione dei servizi reali alle imprese ed alla gestione delle are industriali.
Di tutto questo e di tante altre cose è stato artefice importante Antonio Bellino, uomo sempre disponibile al dialogo ed al confronto ma soprattutto con uno stile per il bene comune che ci parla ancora.
La Città di Potenza per ricordare questo suo grande sindaco farebbe bene ad intestargli una via o una piazza.