Un percorso comune tra il Movimento Nuova Italia, fondato dal segretario generale del SPP (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo, e Fratelli d’Italia sui temi della sicurezza è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Roma presso la sala conferenze della Camera dei Deputati con la partecipazione oltre che Di Giacomo dei deputati Edmondo Cirielli (responsabile del dipartimento giustizia) e Ignazio La Russa (Fdi).
Di Giacomo nel corso dell’incontro con i giornalisti ha reso noto la fine dello sciopero della fame, cominciato a fine ottobre e portato avanti in numerosi incontri avuti in queste settimane dal Nord (Padova, Milano, ecc.) al Centro (Parma, Ancona, ecc.) al Sud (Campobasso, Potenza, Bari, Lecce, ecc.) con personale di Polizia Penitenziaria, cittadini, giornalisti, rappresentanti politici, raccogliendo un forte sostegno e incoraggiamento ad interrompere pur continuando la protesta.E’ nata – in un paio di settimane – una nuova Italia di cittadini, direttamente impegnati e senza deleghe in bianco per nessuno, per la sicurezza delle città, la legalità, la lotta ai privilegi della casta, il lavoro e il contrasto al disagio sociale. Da Campobasso, dove è avvenuto il “battesimo”, il Movimento “Nuova l’Italia” si è ramificato sul territorio nazionale dove nuclei del Movimento sono già presenti in 15 regioni. Siamo partiti dall’emergenza sicurezza molto sentita dai cittadini che ci chiedono di intensificare il nostro impegno perché – continua Di Giacomo – laproposta di legge d’iniziativa popolare sulla “modifica delle norme disciplinati: violazione di domicilio e legittima difesa”, per la quale abbiamo contribuito a raccogliere circa 2 milioni 300 mila firme in tutta Italia sia approvata prima dello scioglimento delle Camere. Nei giorni scorsi ho salutato con soddisfazione l’annuncio del Presidente Berlusconi di candidare a Premier il generale dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, tra l’altro come me di origine lucana che al di là di specifiche scelte politiche, è un’indicazione positiva sul lavoro che svolgono quanti appartengono alle forze dell’ordine e pertanto rappresenta un metodo decisamente innovativo per la scelta della nuova classe dirigente del Paese. Significa che finalmente c’è chi riconosce alle forze dell’ordine quelle doti di servizio del Paese, onestà e trasparenza, sacrificio, disinteresse personale di cui i cittadini sentono la mancanza guardando all’attuale dirigenza politica. E’ un segnale che nella società italiana ci sono personalità che fanno come noi della legalità e della sicurezza dei cittadini una missione di vita e che la selezione della classe politica non deve per forza avvenire nelle sedi di partito.
“Il governo del Pd dica chiaramente se intende schierarsi dalla parte dei detenuti o della polizia penitenziaria e delle forze dell’ordine”: ha detto l’on. Edmondo Cirielli. L’esecutivo Gentiloni dimostri di voler affrontare da subito i problemi sicurezza dentro e fuori dal carcere denunciati dal sindacato della polizia penitenziaria”.“Ci troviamo in una situazione paradossale” – ha continuato il deputato di Fratelli di Italia – in cui i detenuti sono beneficiare di continui interventi da parte del governo mentre gli agenti di polizia penitenziaria, oltre ad essere continuamente esposti ad aggressioni e maltrattamenti, attendono il riconoscimento dell’esenzione dell’aumento dell’età pensionabile”.
“Fratelli d’Italia è senza remore al fianco delle Forze dell’Ordine” :ha detto l’on. La Russa aggiungendo che “Il problema dell’immigrazione non può essere risolto con una bacchetta magica, ma l’Italia non lo ha mai voluto gestire innanzitutto per un motivo ideologico, perché c’è una parte importante della maggioranza di governo che culturalmente questo problema non va gestito e che più immigrati arrivano, meglio è. L’altro motivo è ancora più peloso: c’è chi ci guadagna moltissimo con gli immigrati che arrivano”.
Dic 05