Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Gianni Perrino e Gianni Leggieri: “Con elezione di Santarsiero si chiude ennesima pantomima della pseudo rivoluzione di Pittella” Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Si è conclusa ieri l’era di Francesco Mollica alla Presidenza del Consiglio Regionale di Basilicata. Alle già tante, troppe, pessime pagine di questa legislatura, si aggiunge la noiosa pantomima di ieri sera: alla maggioranza pittelliana ci sono voluti quasi 4 giorni, ben 5 rinvii della seduta consiliare ed altrettanti presunti rimpasti di giunta, per trovare una quadra sul nome di Santarsiero, con poco entusiasmanti colpi di scena che si susseguivano di ora in ora. Il tutto condito dai mal di pancia di Aurelio Pace e dal redivivo Paolo Galante evidentemente scontenti della spartizione in atto.
Non paghi di cotanta inconsistenza, gli esponenti di maggioranza e presunta opposizione non si sono fatti mancare nemmeno lo spazio per uno stucchevole e retorico dibattito sul nulla con sproloqui e stentati voli pindarici sull’importanza di recuperare il rapporto con i cittadini e improbabili riferimenti alle 4 “madonne” protettrici della nostra regione.
La deprimente pagina di ieri ha dimostrato, ancora una volta, che Pittella e i suoi sodali, vecchi e nuovi, da decenni vivono in un altro mondo dal quale sono banditi i problemi quotidiani dei cittadini lucani. Un mondo di giochetti personalistici, di tatticismi e di equilibrismi partitici e lobbistici finalizzati a garantirsi la continuità di poltrone e di interessi di cordata e personali.
Il M5S è ovviamente rimasto fuori da questi giochi tant’è che all’interno dell’ufficio di presidenza sono entrati Michele Napoli e Gianni Rosa, rispettivamente vicepresidente e segretario.
A tutti quanti auguriamo buon lavoro nella speranza che in questi ultimi mesi si mettano veramente in pratica tutti i buoni propositi e che il consiglio non sia più ostaggio di queste logiche spartitorie e di accordi politici basati esclusivamente su interessi e carriere personali.