Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle in una nota si occupa di quello che viene definito”il favoloso mondo di APT”.
Il 50% del budget è destinato al personale. Bollette telefoniche salatissime. Ma manca una figura che curi la comunicazione. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Quello che vogliamo proporvi è un viaggio nel fantastico mondo dell’Agenzia di Promozione Territoriale: l’APT.
Nella prossima seduta, il Consiglio Regionale si appresta a approvare il “Bilancio di previsione per l’esercizio 2015 proprio dell’A.P.T.), ente regionale sotto l’egida del Dott. Gianpiero Perri.
Partiamo subito col dire che per il 2015 è previsto un sontuoso stanziamento di € 2.600.000,00 in favore dell’A.P.T. da parte della Regione, “in linea con le previsioni del bilancio regionale 2015 (L.R. 27.01.2015 N.6)”.
Circa la metà del finanziamento di “mamma Regione” serve per finanziare le spese per il personale ( ben 1,067 mln euro nel 2015), le spese per gli organi istituzionali (173 mila euro) e le spese generali (ben 175 mila euro).
Nel 2015 (si legga la voce “competenza” nella tabella seguente) le spese per “interventi socio-economici” sono “solo” di 2,924 mln rispetto agli otre 9,2 accumulati negli esercizi precedenti:
Le entrate diminuiscono sostanzialmente rispetto al 2013 e 2014, e diminuisce anche il contributo regionale (leggasi il titolo 3 della tabella di seguito riportata):
Nonostante il calo delle entrate, Perri non si preoccupa dell’aumento delle spese istituzionali e di quelle che se ne vanno in personale:
Ecco il dettaglio delle retribuzioni: si noti che Perri, Direttore APT, ben 102 mila euro nell’anno 2015 (seconda colonna dell’immagine di seguito riportata):
e poi c’è la “grande festa” delle retribuzioni al personale (la seconda colonna sono quelle del 2015, la terza è il totale della somme 2015 + le somme anni precedenti):
Davvero abnormi alcune voci di spesa: telefonia fissa/mobile, 32 mila euro nel 2015! Quanto le spese di manutenzione delle postazioni hardware e software!
Oltre a queste, quasi tutte in aumento le altre spese.
Ma dove si tocca davvero il fondo sono le spese seguenti:
- “gestione magazzino-archivio e supporto operativo”: 55 mila euro nel 2015!
- “studi di fattibilità”: 200 mila euro nel 2015!
Altre spese poi destano non poche perplessità:
Sollevano, poi, ulteriori dubbi per le modalità di spesa e le destinazioni delle entrate rivenienti da fondi UE e fondi regionali “straordinari”: somme ingenti per marketing e “compendio statistico”; mentre alle manifestazioni e eventi turistici 0 euro e pochi soldi alle spese in conto capitale (tutela e conservazione beni culturali ad esempio).
Al finanziamento “azioni di valorizzazione risorse immateriali” (non è dato sapere cosa “contenga” questa voce) ben 2,460 mln:
Nelle pieghe del bilancio APT si scovano altri 250.000 mila euro all’EXPO2015 (che si sommano ai 3,1 mln già stanziati direttamente dalla Regione e da contributi ministeriali)!!!!
La mancia delle compagnie petrolifere, 242.500 mila per l’anno 2015.
Per iniziative culturali, APT stanzia solo pochi spiccioli: 80 mila euro nel 2015 (anche se ci sono ancora da spenderne 600 mila rivenienti dagli anni precedenti, residui):
APT poi mette sullo stesso piano il finanziamento al turismo scolastico e quello alle PRO-LOCO (e questi organismi locali chi controlla come spendono i soldi?):
A fronte di tutto questo sorgono spontanee alcune considerazioni, soprattutto a margine dell’audizione in commissione del dottor Perri, che fanno emergere la gestione allegra e senza programmazione della promozione territoriale della nostra regione.
Perri reclama ancora personale, vorrebbe alcune unità, magari utilizzando alcune figure di ALSIA. Sempre il Direttore APT fa emergere una sconcertante verità: l’Azienda di Promozione Territoriale non ha una figura professionale che si occupa di comunicazione. “Incredibile, ma è così!” – afferma laconico Perri. Incredibile sì: nella selva di dipendenti regionali facenti capo a mamma regione non si è riusciti a formare delle personalità capaci di soddisfare queste competenze, si è ricorso al più semplice e remunerativo (dal punto di vista politico – clientelare), metodo delle consulenze.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: un territorio meraviglioso ma che, nonostante i fiumi di denaro pubblico speso, non è ancora messo nelle condizioni di accogliere degnamente i turisti; una popolazione non coinvolta e sensibilizzata dai competenti enti e organi pubblici e regionali (e, quindi, anche dall’APT) alla cultura dell’accoglienza; un’agricoltura che sforna prodotti tipici di eccelsa qualità ma che fatica a decollare, spesso costretta dalla grande distribuzione ad acconentarsi prezzi non remunerativi, e alle prese le sempre più impattanti conseguenze delle attività estrattive. Anche in previsione di Matera 2019 riteniamo giusto che si guardi in maniera prioritaria a questi aspetti. La promozione del territorio passa anche da qui, altrimenti si continuerà in quell’opera di creazione di contenitori vuoti (si veda EXPO 2015, Fondazione Matera-Basilicata2019) utili ad alimentare i soliti vortici clientelari e rendite parassitarie contrarie ad definitivo e stabile decollo economico della Basilicata grazie al binomio agricoltura biologica e turismo sostenibile.
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle
Considero davvero sorprendente la lettura del bilancio proposta dal consigliere Perrino. Come scritto a pag. 8 del bilancio le previsioni di spesa per il personale costituiscono il 24,5% del totale delle spese effettive. Se estrapolo questo dato e lo confronto con dati parziali, come fa Perrino, chiunque può dare i numeri che vuole. Se un giorno venissero trasferiti all’APT solo 1milione trecentomila euro, sarebbe facile concludere che il personale pesa al 100%. Piuttosto che compiacersi per il contenutissimo costo di un’Agenzia che oggi opera con sole 17 unità concorrendo, ritengo, significativamente alla crescita del turismo lucano, unico settore in crescita, (+30%) dal 2007 ad oggi, Perrino – pregiudizialmente – costruisce una narrazione davvero singolare, estrapolando dati al di fuori di ogni analisi di contesto. Sulle spese telefoniche, ritenute eccessive, le previsioni, si badi “previsioni” fanno riferimento ad un importo di 30mila euro che contengono circa 10 mila euro afferenti l’acquisto della nuova centralina ed apparecchiature (dunque non spese per telefonate) mentre le restanti quote stimano i costi prevedibili, su telefonia fissa e mobile, che riguardano l’insieme delle 3 sedi in cui opera l’APT e che fa riferimento alla rilevante attività condotta dal personale in Italia e all’estero, Queste evidenze dovrebbero far riflettere…. Ancor più singolare è il rilievo sui 250mila Euro per EXPO assegnati all’APT, che non sono ulteriori, come si sostiene, ma parte del finanziamento disposto dalla Regione per tale iniziativa. Per brevità, mi sono fermato solo al commento di alcuni aspetti della narrazione del consigliere del Movimento 5 stelle; molto altro si potrebbe dire, a partire dalle norme che presidiano le figure professionali che non consentono l’assegnazione di una funzione specifica, come quella della comunicazione, a personale amministrativo non in possesso della qualificazione richiesta.I dati forniti nell’audizione fanno riferimento ad un Piano di azione e ad una strategia, discutibile quanto si voglia, molto articolata e dettagliata che dchiara con chiarezza gli obiettivi da raggiungere nel corso dell’anno per promuovere sempre più efficacemente l’immagine della Regione e concorrere nel generare flussi turistici crescenti. Certo occorre ancora fare molto e migliorare molto, ma come non risonoscere i passi in avanti compiuti in questi anni, i riconoscimenti avuti in campo nazionale (per ben due volte il Ministero della funzione pubblica ha dato premi e riconoscimenti all’attività svolta dall’APT) ed il sostegno e la fiducia che gli operatori della filiera turistica lucana hanno costantemente manifestato nei confronti dell’operato di questa Agenzia? Da cittadino viene da chiedersi ma possibile che anche in ambiti che conoscono concreti sviluppi, miglioramenti crescenti, come nel caso del turismo, un giudizio sereno, in grado di sottolineare tali progressi deve sempre cedere il passo a giudizi prevenuti, ipercritici, ripiegati sul fantastico mondo che ciascuno ipotizza e non sulla realtà, omettendo quanto di positivo è accaduto, peraltro in una fase di crisi economica acuta, riconoscendo a ciascuno l’impegno profuso?