Consigliere regionale Gianni Perrino del Movimento 5 Stelle commenta l’approvazione del bilancio regionale e dichiara: “La stanca approvazione di una legge di stabilità regionale farlocca”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Si è proceduto martedì 29 maggio all’approvazione della manovra finanziaria 2018 con la “Legge di stabilità regionale 2018” e il “Bilancio di previsione pluriennale 2018/2020”. Due giorni fatti di sciatteria e di documenti forniti all’ultimo momento, con Pittella e la sua Giunta in forte impasse a causa della mancata parifica del rendiconto 2016 da parte della Corte dei Conti e l’attuale situazione di esercizio provvisorio.
Poco il tempo per approfondire e molto limitati gli spazi di manovra per poter incidere. La stessa relazione del presidente Pittella è stata caratterizzata dalla stanca elencazione di numeri. Unico sussulto vi è stato sulle richieste relative all’ampliamento dello stadio di Potenza. Ad esempio zero risorse per opere importanti e strategiche come il campus universitario di Matera ancora in attesa di collaudo. Tabelle che sembrano essere un mero esercizio di equilibrio contabile, forse l’ennesimo maquillage per apparire belli dinanzi alla Corte dei Conti.
Nelle prossime settimane dovrebbe giungere all’attenzione delle commissioni il collegato alla legge di stabilità e sarà in quella sede che proveremo ad incidere attraverso emendamenti.
Relativamente al Bilancio del Consiglio Regionale sono stati approvati due ordini del giorno a mia firma relativi ai cosiddetti costi della politica. Abbiamo richiesto di pubblicare sul sito istituzionale le informazioni sulle entrate derivanti dalla riduzione temporanea dell’assegno vitalizio, dell’indennità di carica e di funzione e delle spese per l’esercizio del mandato spettante ai consiglieri regionali. Sui tagli si richiede inoltre la predisposizione entro sessanta giorni del disciplinare con il quale deve essere stabilita la procedura partecipativa – introdotta nel testo normativo con un nostro emendamento – sulla destinazione dei risparmi derivanti dalla riduzione delle indennità di funzione
Ci auguriamo di andare al governo di questa regione con la consapevolezza che sarà dura governare sulle macerie. Occorrerà un lavoro certosino per dare uno slancio a questa Regione che da quarant’anni è imbrigliata tra clientelismo e squallidi interessi di bottega.