Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “La TAC di Matera è ancora in manutenzione? Nonostante la richiesta, al M5S non sono ancora stati consegnati i documenti richiesti!. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Nonostante le repentine e risentite rassicurazioni da parte della direzione generale dell’ASM, sembrerebbe che il cattivo funzionamento dell’apparecchiatura TAC (Tomografia assiale computerizzata) del Presidio Ospedaliero Madonna delle Grazie di Matera, sia tutt’altro che archiviato.
Nella nota dell’ASM veniva evidenziato il fatto che il fermo della TAC fosse avvenuto a seguito di una “manutenzione ordinaria e programmata dei macchinari”. Ad oggi, rincresce evidenziarlo, è rimasta priva di esito la nostra richiesta finalizzata ad ottenere copia della documentazione tecnica relativa agli interventi di manutenzione, riparazione e sostituzione componenti effettuati nell’ultimo triennio sulle apparecchiature. Da parte nostra, naturalmente non vi è alcuna intenzione di creare inutili allarmismi al contrario di quanto farebbero pensare alcune allusioni della dirigenza ASM. Vorremmo esclusivamente che il diritto alla salute fosse sempre garantito e mai messo a rischio.
La TAC del Madonna delle Grazie è finita anche sotto la lente di ingrandimento dell’ANAC. In una recente delibera scaturita da un un’ispezione del S.I.Fi.P. (Servizio Ispettivo della Finanza Pubblica della Ragioneria Generale dello Stato) relativa all’attività negoziale svolta in qualità di stazione appaltante dall’ASM Matera nel periodo 2012-2015, Cantone ha posto pesanti interrogativi sui servizi di manutenzione delle apparecchiature dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera. In un passaggio si fa riferimento esplicito al “Servizio di manutenzione e assistenza tecnica del tomografo in dotazione al P. O. di Matera (valore complessivo di € 530.833,33, canone annuo € 70.000,00, durata contrattuale 7 anni e 7 mesi) ed alle apparecchiature ad esso connesse”. Secondo l’ANAC le modalità con cui è stato affidato il servizio di manutenzione (attraverso trattativa privata) non soddisferebbero quanto previsto dal codice dei contratti.
L’ANAC ha evidenziato altre anomalie relative a reiterate proroghe di contratti in corso, al ricorso ad affidamenti diretti ed alla comparazione dei prezzi in ambito sanitario rispetto ai prezzi di riferimento pubblicati sul sito dell’Autorità a partire dall’1/7/2012.
Anche Cantone quindi è in attesa di chiarimenti. Non ci resta che aspettare il nostro turno sperando che i disagi per i pazienti e le rispettive famiglie non si prolunghino oltre e che questa selva di disservizi, appalti e “riorganizzazioni” non si trasformi in una palude di disagi per i cittadini.
L’ing. Sannicola dell’Asm risponde al consigliere regionale Perrino
Questa mattina il Commissario Asm Pietro Quinto ha sollecitato gli uffici Asm competenti a completare le già avviate procedure per l’acquisto della terza Tac al PO di Matera. Si tratta di una iniziativa avviata negli scorsi mesi e che richiede il disbrigo di numerosi adempimenti preliminari, oltre all’espletamento della gara. Purtuttavia, il Commissario ha richiesto alla struttura di procedere in tempi record affinché il nosocomio dei Sassi sia ulteriormente potenziato anche sotto questo profilo.
Intanto, l’ing. Nicola Sannicola, che per l’Asm ha curato tutte le procedure tecniche ed amministrative relative alla manutenzione degli apparecchi elettromedicali, risponde all’ulteriore intervento del consigliere regionale Gianni Perrino in tema di Tac. “In relazione alla manutenzione della TAC GE -afferma Sannicola- si fa rilevare che non c’è stata nessuna perdita di tempo, in quanto a seguito della richiesta di intervento operata nel pomeriggio di venerdi 30/03/2018, la ditta GE ha proceduto tempestivamente ad effettuare il relativo intervento di manutenzione nella mattinata successiva di sabato 31 accertando la necessità di dover sostituire una scheda elettronica usuratasi, il cui arrivo è stato previsto (a causa dei giorni festivi susseguitisi per le festività di Pasqua e Pasquetta) nella primissima mattinata di domani entro le ore 10.30 così come da comunicato di conferma trasmesso nella giornata odierna dalla stessa GE. Pertanto la riparazione completa è prevista entro la giornata di domani”.
In merito ai rilievi Anac
L’ing. Sannicola precisa di aver chiarito più volte all’Anac che•”…il Consiglio Superiore della Sanità nel 2004 ha emanato il parere n. 3536/AMPP/TO.A.11 col quale oltre a “… ritenere che le attività di manutenzione siano di competenza del fabbricante …” non esclude , anche, la possibilità che “… l’attività di manutenzione venga affidata a soggetti diversi dal fabbricante … ” ed in tal caso “… questi debbano essere comunque autorizzati dal fabbricante stesso e debitamente addestrati/informati a svolgere una attività che, avendo un impatto diretto sulla qualità e sicurezza del dispositivo medico, può influire anche sulla salute e sicurezza del paziente”. La Unità Operativa Gestione Tecnica, pertanto, aggiunge Sannicola, “…prima di procedere con l’affidamento dei contratti di manutenzione, ha preliminarmente verificato l’inesistenza di ditte che si trovasse nella predetta condizione, così come risulta dalla documentazione agli atti dell’ufficio…”. L’ing. Sannicola fa rilevare, inoltre, che “…ancor prima che la stessa CONSIP prevedesse con le proprie convenzioni relative agli acquisti delle apparecchiature elettromedicali anche il prezzo delle relative manutenzioni da affidare allo stesso fabbricante…” ,la Gestione Tecnica Asm “… ha, già da diverso tempo, proceduto – attraverso sistemi di gara che prevedono il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa – a valutare, contestualmente al prezzo di vendita anche quello di manutenzione, allo scopo di assicurare le migliori condizioni economiche anche in relazione alla suddetta attività di manutenzione. Gli affidamenti dei predetti contratti, rientrano nella predetta casistica e sono stati, tra l’altro, anche oggetto di ulteriore rinegoziazione del prezzo a tutto ulteriore vantaggio per questa azienda….”. L’ing. Sannicola precisa infine che “…solo dopo l’emanazione da parte dell’ANAC delle Linee Guide n. 8 sulla c.d. infungibilità degli affidamenti specifici avvenuta in data 14.09.2016 si è potuto procedere nei termini e modi codificati dalla stessa Autorità anticorruzione: per cui la Gestione Tecnica dell’Asm – coerentemente con quanto previsto dalle stesse linee guide – procede, puntualmente, con la pubblicazione sul proprio profilo di specifici “avvisi di Manifestazione di interesse” tesi ad accertare l’eventuale presenza di ditte che sono nelle condizioni di poter operare sulle suddette apparecchiature di grossa tecnologia accertandone, puntualmente, l’inesistenza.
Prima della emanazione delle predette linee guide (e quindi all’epoca dei fatti) -precisa ancora l’ing. Sannicola- non esisteva alcuna normativa all’infuori del predetto parere ministeriale per indicare le procedure da adottare in tali casi”. Pur in assenza di linee guida -aggiunge l’ing. Sannicola- …si è, comunque, proceduto, nei modi ritenuti più congrui da questa azienda, ad effettuare, comunque, le suddette verifiche a seguito delle quali è stato possibile attestare sulle relative delibere di affidamento l’esistenza dei presupposti per cui ricorrono le condizioni previste dall’art. 41 del r.d. 23 maggio 1924 n. 827, trattandosi di manutenzione ed assistenza tecnica su attrezzature sanitarie la cui natura non è possibile promuovere il concorso di pubbliche offerte, in quanto trattasi di riparazioni di macchine e strumenti che solo la ditta fornitrice delle apparecchiature di che trattasi, può effettuare con i requisiti tecnici ed il grado di perfezione richiesti” .
Queste chiarissime spiegazioni tecniche, conclude Sannicola, saranno ribadite all’Anac nei prossimi giorni.
Di seguito la lettera inviata dall’Asm a cui fa riferimento l’ingegnere Sannicola