Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni della CISL FP sulla situazione del personale del Comune di Matera sottoscritte dal segretario generale regionale Giuseppe Bollettino e dal segretario aziendale Giorgio Casiello.
Mancanza di trasparenza: gli atti deliberativi relativi all’organizzazione del personale spesso sono ermetici se non sibillini, ovvero non supportati da motivazioni esplicative esaustive limitandosi ad enunciare principi generali e riferimenti normativi, senza esprimere un vero disegno organizzativo e manageriale, ma solo numeri di posti da coprire senza neanche avere certezza dell’esistenza delle risorse finanziarie necessarie alla copertura.
Sul versante del personale interno, si preferisce attuare la politica dello struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia. Si continua a chiedere, illegittimamente, lo svolgimento di fatto, e non di diritto, di mansioni superiori per larga parte del personale originariamente assunto per mansioni operaie il quale oggi sopperisce egregiamente alle carenze determinate dalla mancanza di turnover dei lavoratori cessati per pensionamenti.
Potremmo dire, senza tema di smentita, che al Comune di Matera si pratica una sorta di “caporalato” intellettuale.
Perché se al personale originariamente assunto quale operaio gli si attribuiscono stabilmente compiti e mansioni da impiegato di categoria superiore senza mettere in essere piani di riqualificazione e riprofessionalizzazione continuando a retribuirlo quale operaio generico, di caporalato si deve parlare.
Queste situazioni la CISL FP del Comune di Matera non lo ha tollerate e non può tollerarlo oltre, abbiamo a più riprese tentato la via del confronto costruttivo con il Comune ma non vi è stato peggior sordo di chi non vuol sentire. Alle richieste di confronto vi è stato il silenzio più assoluto.
Quella appena descritta è solo una delle tante problematiche non risolte e, cosa più grave, neanche affrontate dall’amministrazione.
Difatti si riscontrano seri problemi anche nel corpo dei Vigili Urbani e degli Ausiliari del Traffico, degli ex LSU che sono ancora a part-time, dei luoghi di lavoro inadeguati come la sede dei Vigili Urbani e degli Operai della Nettezza Urbana.
Quello che preoccupa la CISL FP e che tutto viene fatto scorrere in un ambiente soporifero che trascura letteralmente queste problematiche, apparentemente solo dei lavoratori comunali, interessando invece l’intera collettività che ne paga le conseguenze.
L’amministrazione preferisce ammantare il tutto con l’abusato ricorso a quella che sta diventando una chimera, ovvero “Matera 2019”, per giustificare procedure emergenziali finendo col travolgere i diritti dei lavoratori e le legittime aspettative.
Discorso a parte merita il pasticcio che l’amministrazione ha combinato per le assunzioni a tempo determinato delle 27 unità fino al 31.12.2019, finanziate dal Governo per potenziare il percorso di Matera 2019.
E’ noto che i concorsi non sono ancora stati banditi per vicende oscure che gradiremmo fossero rese note, avendo inizialmente dato mandato al Formez l’indizione dei concorsi per poi, dopo oltre otto mesi, revocare l’affidamento per attribuirlo ad un’azienda locale.
Nel frattempo, per coprire questi posti, si è dato corso ad assunzioni a termine sino al 31.12.2017 con personale proveniente da fuori provincia, già prorogare sino al 31.3.2017 e che vedranno sicuramente altre proroghe.
Chissà come andrà a finire, sicuramente la trasparenza latita e la meritocrazia dei materani disoccupati non può essere messa alla prova e, se valida, premiata con un posto di lavoro.
Il convincimento della CISL FP è che il ritardo è sicuramente incolmabile, ma certamente sarebbe colpevole non tentare di rimettere la barra al centro e tentare di fare navigare la nave comunale in acque più tranquille e su una rotta chiare e leggibile.
La Macchina comunale continuerà ad esistere anche dopo il 31 dicembre 2019, le basi vanno poste ora altrimenti altro che “macerie umane” verranno lasciate in eredità alla nuova amministrazione che rileverà l’attuale gestione De Ruggieri.