Pessolano (Azione Basilicata): “I prossimi passi di Azione e la sfida lucana della transizione ecologica”. Di seguito la nota integrale.
Il coordinatore regionale Donato Pessolano illustra i prossimi passi di Azione ed i contenuti del Next Generation Italia (Vol.2) – Energia Ambiente e Sostenibilità divulgato oggi dal partito.
«Durante la conferenza stampa di Azione – afferma Pessolano – il fondatore Carlo Calenda, insieme ai parlamentari Matteo Richetti ed Enrico Costa, ha illustrato ai partecipanti i prossimi passi del nostro partito: il restyling del logo, il lancio della campagna nazionale di tesseramento, l’avvio del percorso congressuale ed il piano dettagliato su Energia, Ambiente e Sostenibilità necessario alla transizione ecologica del nostro Paese». Calenda sarà in tour in tutta Italia per continuare, insieme a tutti i gruppi locali presenti sul territorio, l’azione di politica basata sulla concretezza ed il duro lavoro, qualità che hanno decretato il successo della sua lista civica a Roma. Eleonora Vannutelli, responsabile del Centro Studi di Azione, ha illustrato il documento Next Generation Italia (Vol.2) – Energia Ambiente e Sostenibilità, rimarcando la necessità di attuare un reale cambio di passo nelle azioni e negli investimenti finalizzati alla transizione ecologica. Anche Basilicata in Azione, attraverso il suo referente regionale Ambiente ed Energia, ing. Giuseppe Gravela, ha partecipato ai numerosi tavoli con tecnici e referenti regionali, contribuendo in modo diretto alla stesura del documento Next Generation Italia (Vol.2) – Energia Ambiente e Sostenibilità. La transizione ecologica in atto non può non passare anche attraverso lo sviluppo massivo delle energie rinnovabili e la graduale riduzione delle fonti fossili, fino al totale abbandono delle stesse.
All’interno del capitolo Energia, è stato analizzato approfonditamente le attuali difficoltà allo sviluppo massivo e alla diffusione delle energie rinnovabili e Azione propone le seguenti azioni risolutive:
• Semplificazione ed accelerazione dell’iter autorizzativo per eolico e fotovoltaico
• Individuazione di terreni da sbloccare per l’installazione di nuovi impianti
• Procedure autorizzative semplificate per i progetti ibridi
• Incentivare l’utilizzo del PowerPurchase Agreement (PPA) per Pubblica Amministrazione e Grandi Imprese
• Standardizzazione dei contratti PPA a Garanzia pubblica
• Incentivi per l’installazione di sistemi di accumulo elettrochimici per l’energia rinnovabile
• Consolidamento del Capacity Market
• Interventi per il potenziamento e l’efficientamento della rete elettrica
• Introduzione di una remunerazione diretta per la regolazione della tensione
• Incentivo per il servizio di evitato curtailment
Il documento nel quale sono descritte le singole proposte è scaricabile su www.azione.it
«È altrettanto importante denunciare – continua Pessolano – come la presente amministrazione regionale lucana stia procedendo in direzione completamente opposta rispetto a quella necessaria in termini di sostenibilità ambientale». Con la legge regionale n. 30 del 26.7.2021, entrata in vigore il 02.08.2021, sono state incoscientemente ridotte le possibilità di installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, nello specifico:
• è stato imposto un limite alla potenza degli impianti fotovoltaici a 3 MW
• è stato introdotto un limite all’acquisizione dei dati anemometrici per gli impianti eolici, che, di fatto, nel limita lo sviluppo
• è stata incrementata la confusione circa le aree da destinare alle rinnovabili
L’amministrazione lucana, a guida Bardi, ha deciso nonostante le numerose critiche rivolte dalle associazioni datoriali e di settore, di far fallire lo sviluppo sostenibile della Basilicata. Tale scelta si dimostra nei fatti come del tutto priva di logica anche in considerazione del difetto di legittimità sollevato dal Consiglio dei Ministri alla Corte Costituzionale perché la legge è in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di fonti rinnovabili.
«Noi di Azione – conclude Pessolano – invitiamo il Presidente Bardi e la sua giunta a non sprecare altro tempo e procedere immediatamente alla modifica della legge regionale 30 del 26.7.2021, senza attendere la sentenza della Corte Costituzionale che siamo certi ne richiederà l’annullamento o la revisione dell’attuale testo. Il popolo lucano non merita di esser lasciato nel degrado anche in tema di politiche di sviluppo sostenibile, non possiamo perdere l’ennesima opportunità di attrarre investimenti. Il presente ci impone di intervenire subito, altrimenti non avremo alcun futuro dinanzi a noi».