“Sul salario minimo, misura non più rinviabile e che ritengo fondamentale per contrastare la crescente inflazione sui redditi bassi, Azione sta dimostrando cosa vuol dire fare opposizione in maniera costruttiva e non simbolica. Aver cercato da subito un dialogo con Meloni, così come ha fatto Carlo Calenda, senza alzare muri ma costruendo sul merito una proposta, era ed è l’unico modo per determinare un cambiamento e fare politica in maniera concreta. Questo vuol dire essere riformisti. Questo è il nostro modo di intendere la buona politica. In Italia e in Basilicata. Mi auguro che anche le altre opposizioni stiano su questo metodo e, almeno per questa volta, lascino da parte le lotte identitarie. In ballo c’è il destino di molte famiglie alle quali poco interessano i simboli e le bandiere da sventolare nelle piazze”.
Lo dichiara Donato Pessolano, segretario regionale di Azione Basilicata