Vito Pretrocelli, senatore del Movimento 5 Stelle, commenta in una nota l’iniziativa avviata nelle scorse settimane per coinvolgere i sindaci lucani e aprire un dialogo diretto, territoriale e locale fra le Istituzioni pubbliche di questo Paese. Di seguito la nota integrale.
CARI SINDACI, DIAMOCI DA FARE
Ha già risposto un sindaco, Giuseppe Labriola, primo cittadino di Tursi, alla mia lettera di aprire un dialogo diretto, territoriale e locale fra le Istituzioni pubbliche di questo Paese. Lettera personale inviata il 24 marzo a tutti i 131 sindaci lucani e nella quale ho dato «la mia disponibilità a un incontro pubblico organizzato assieme agli amministratori del Suo Comune, utile a migliorare il rapporto tra cittadini e Istituzioni che entrambi rappresentiamo».
Mi auguro che molti altri sindaci, i quali sono il motore della quotidianità dell’Italia, seguano l’esempio di Labriola, al quale, per quanto dimissionario, va dato il merito di aver subito compresol’importanza del dialogo “in periferia” tra le istituzioni. Dialogo non di facciata né in politichese né di propaganda: perché se non interessa agli amministratori locali avvicinare realmente i cittadini alla politica e alle Istituzioni, a chi altri potrebbe interessare dialogare sui problemi del proprio territorio e sulle sempre maggiori difficoltà a interagire con leggi e parametri sempre più distanti dalle esigenze immediate di famiglie, imprese e lavoratori?
Molto spesso leggiamo giuste lamentele in merito aldistacco che noi rappresentanti delle istituzioni mettiamo nei confronti dei cittadini stessi, quando sono utenti dello Stato, perché, quando periodicamente diventano elettori, le nostre attenzioni, invece e strumentalmente, simoltiplicano. Cosa, quest’ultima, che ci fa capire quanto sia socialmente e politicamente reale la questione.
Mi sono rivolto ai sindaci lucani perché hanno il polso reale delle condizioni dei territori della nostra Terra e perché, spesso, proprio loro, si fanno carico di denunciare questa distanza tra cittadini e Istituzioni dello Stato, come uno dei motivi di un perdurante senso di sfiducia collettivo, aggravato dai dati di emigrazione, disoccupazione e povertà della Basilicata.
Rendo ora pubblica questa mia lettera personale affinchéaltri sindaci, al di fuori degli schemi delle varie divisioni partitiche, accettino questo invito e, insieme, si riesca a riaccendere un ingolfato motore sociale al fine di «ascoltare, direttamente e di persona, le esigenze reali e quotidiane dei lucani, Comune per Comune».
VitoPetrocelli, portavoce M5S e parlamentare lucano al Senato della Repubblica