Giovanni Petruzzi, Componente Assemblea Regionale Pd di Basilicata in una nota esprime la propria contrarietà ad un monocolore renziano nella commissione per il Congresso del PD. Di seguito la nota integrale.
Con stupore ho appreso da un articolo giornalistico che, in barba al regolamento per l’elezione del segretario e dell’assemblea nazionale ed in spregio ad ogni forma di pluralismo, sarebbe stata nominata (non si capisce da chi?) la Commissione regionale per il Congresso che, dall’elenco dei nomi pubblicati, rappresenta sostanzialmente un monocolore renziano con ciascun capetto delle varie filiere personalistiche che ha designato il proprio referente.
Voglio augurarmi che tale notizia sia destituita di fondamento, anche perché il suddetto regolamento prevede che “la commissione regionale di garanzia, su proposta del segretario regionale, viene eletta dalla Direzione regionale con la maggioranza dei due terzi dei votanti entro il 3 marzo 2017….In caso di mancata elezione, entro il 3 marzo 2017, di una o più Commissioni regionali, provvede la Commissione nazionale entro il 4 marzo 2017”.
E’ a tutti nota la situazione emergenziale in cui versa il Pd di Basilicata, in seguito al decesso del segretario regionale ed alla mancata elezione degli altri organismi dirigenti. Vi è, però, vigente il massimo organo collegiale rappresentato dall’assemblea regionale, eletta alle primarie del 12-7-2014, che poteva essere convocato per procedere alla democratica e partecipata elezione della Commissione regionale per il congresso, in surroga della non esistente Direzione Regionale.
Evidentemente, si è ritenuto opportuno (non si capisce da parte di chi, stante l’assenza di organismi dirigenti) non investire l’organo legittimamente in carica e perpetrare, se la notizia corrispondesse al vero, un autentico colpo di mano per esprimere una commissione completamente “controllata” dalle varie anime renziane operanti in Basilicata.
Qualcuno ha, dunque, approfittato dello stato di “anarchia” in cui versa il Pd lucano per imporre la “monarchia” dell’egemonia renziana, al fine di tirare indisturbati la volata congressuale a colui che si ritiene di essere il padrone assoluto del Partito Democratico.
In quest’arrogante maniera si vuole definitivamente espellere dal Pd lucano la sensibilità della sinistra riformista rappresentata da quanti, come me, hanno deciso di rinnovare l’iscrizione al partito e di lottare al suo interno per evitare la deriva neocentrista ed affermare le ragioni ed i valori della sinistra in un grande soggetto pluralista e popolare.
Voglio augurarmi che l’atto di nomina della Commissione non sia stato adottato e che si tratti solo d’indiscrezione giornalistica. Altrimenti non sussisterebbero le condizioni minime di agibilità politica per quanti, come me, intendono partecipare, con par condicio, ad un congresso democratico e non ad una farsa con un esito già predeterminato.
Giovanni Petruzzi, Componente Assemblea Regionale Pd di Basilicata