Una grande esperienza di partecipazione dal basso e l’avvio di un percorso che vedrà l’Osservatorio su parità e politiche sociali parte attiva di una riflessione propositiva su diritti, opportunità, differenze di genere. E’ stato ufficialmente presentato giovedì 20 giugno, nella sala audiovisiva del centro sociale di Rionero, il nuovo progetto dell’associazione Prima Persona Basilicata, presieduta a livello regionale dal giovane Mario Polese.
L’Osservatorio, che ha trovato il plauso dei numerosi presenti all’assemblea costituente, è stato pensato come strumento in grado di costruire una nuova definizione del femminile e del sistema di welfare.
Dall’analisi sulle differenze politiche tra l’Italia ed altri paesi europei, alle osservazioni sul sistema di diritto e sulla parità fino all’esame dei dati che riguardano femminicidi e violenze, gli interventi di alto spessore delle relatrici hanno suscitato attenzione e innescato un interessante dibattito col pubblico. A fare gli onori di casa la coordinatrice del progetto, Donatella Cutro, che ha poi illustrato la struttura dell’Osservatorio, composto da un comitato promotore – Cristina Florenzano, Cinzia Marroccoli, Morena Rapolla, Rosangela Cafarelli, Rossella Sagarese e Mirella Schiavone – e da un pool di esperti che coadiuverà il lavoro del comitato stesso. Presentato, durante la serata, anche lo Sportello itinerante di tutela e assistenza, che è di fatto il primo progetto su campo dell’Osservatorio.
“La partecipazione e l’entusiasmo con i quali è stata accolta la nascita di questo progetto – ha commentato il coordinatore regionale Polese – confermano la convinzione che i cittadini hanno voglia di impegnarsi per la crescita sociale e politica delle nostre comunità. Le donne e gli uomini che saranno coinvolti nel lavoro dell’Osservatorio discuteranno nei territori aprendosi e confrontandosi con gli attori sociali che già operano in questi contesti”.
Soddisfatta anche la Consigliera regionale di parità, Maria Anna Fanelli che ha ribadito con forza la necessità di interazione tra l’Osservatorio neo costituitosi e tutti gli organismi di parità già esistenti.
Apprezzati anche gli interventi degli ospiti della serata: Patrice Makabù, visual designer, ha presentato il suo cortometraggio “Uccidere la libertà”, un lavoro sulla disabilità e le barriere architettoniche; Emanuela Vita, ha invece raccontato la sua esperienza come promotrice e organizzatrice della prima maratona letteraria al femminile tenutasi a fine maggio nella città di Bologna ed inserita nel progetto “Città delle donne”.