Via libera, all’unanimità, dalla terza Commissione consiliare presieduta da Piergiorgio Quarto (Fdi), alla delibera di Giunta regionale relativa al Piano antincendio regionale 2021-2023 predisposto dall’ufficio Protezione Civile d’intesa con l’ufficio Foreste e Tutela del territorio. Con il deliberato si rinvia il finanziamento e l’attuazione delle azioni da realizzare nelle annualità 2021, 2022 e 2023 agli appositi Programmi annuali antincendio ed entro i limiti delle disponibilità dei rispettivi bilanci annuali e si approva lo schema di Accordo quadro con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’organismo consiliare ha, altresì, approvato a maggioranza, con il voto favorevole dei consiglieri Quarto, Acito, Sileo e Carlucci e l’astensione dei consiglieri Cifarelli e Trerotola, la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Aliandro (Lega), che detta modifiche alla legge regionale n.13/2005 in materia di protezione dei boschi dagli incendi. Con la pdl si introduce una modifica al comma 11 dell’art.12 della legge regionale 22 febbraio 2005, n.13 con la quale si stabilisce l’applicazione della sanzione per la mancata esecuzione della precesa solo dopo la terza contestazione relativa a ciascun anno di raccolta.
Successivamente i lavori sono proseguiti con l’audizione di Nicola Sabina, membro del direttivo Anci Basilicata e consigliere Anci nazionale in merito al disegno di legge della Giunta regionale e alla proposta di legge d’iniziativa della consigliera Sileo in materia di Usi civici.
Il rappresentante dell’Anci, Nicola Sabina, nell’evidenziare di aver avuto pochissimo tempo per esaminare le norme della pdl che “presenta aspetti interessanti”, ha chiesto di“recuperare il ruolo collaborativo e la partecipazione dei Comuni in fase di elaborazione del nuovo regolamento attuativo, dove si decideranno gli aspetti di dettaglio”. Nel ricordare che la materia degli usi civici ha registrato interventi da parte della Corte Costituzionalerispetto all’indisponibilità (sclassificazione), al carattere inclusivo e non commerciabilità dei benioggetto di usi civici, ha posto la questione del difficile connubio tra discrezionalità, tecnica e semplificazione. A suo parere l’art. 8bis andrebbe migliorato: “Non so se cancellarlo e tornare al passato possa tradursi in semplificazione”. Sabina ha evidenziato anche il “ruolo attivo dei Comuni nella pianificazione e nella rigenerazione urbana” e ha posto l’attenzione su alcuni aspetti quali la tutela del paesaggio e l’ambiente, l’inclusività, la transizione ecologica e la digitalizzazione, “istanze modernissime e attualissime – ha precisato – che richiedono una concertazione con tutti i livelli istituzionali” .Sabina rispetto alla questione posta dalla consigliera Sileo riguardo al recupero degli atti depositati presso gli uffici comunali relativamente agli usi civi si è detto favorevole e che porterà all’attenzione dei Comuni la richiesta. “Sicuramente – ha sottolineato – non sarà semplice recuperare gli atti considerato la criticità in cui versano gli archivi comunali. Rivolgiamo lo stesso invito alla Regione al fine di incrociare i dati. Il percorso può essere quello tracciato in un’ottica di collaborazione interistituzionale”.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Quarto (Fdi), i consiglieri Sileo (Lega), Acito (Fi), Cifarelli (Pd), Trerotola (Pl), Carlucci (M5s).