Il documento, che pianifica l’organizzazione e la razionalizzazione del sistema dei trasporti su gomma, è stato illustrato dall’assessore alle Infrastrutture Merra. Ascoltati anche i rappresentanti dei sindacati di settore.
La proposta di Piano di bacino regionale del Trasporto pubblico locale è stato il tema unico di dibattito nella seduta congiunta, svoltasi oggi, della seconda Commissione (Bilancio e programmazione) e della terza Commissione (Attività produttive, territorio, ambiente) del Consiglio regionale della Basilicata, presiedute rispettivamente da Luca Braia (Italia Viva) e da Piergiorgio Quarto (Basilicata Positiva).
I lavori sono cominciati con l’audizione dell’assessore alle Infrastrutture e mobilità Donatella Merra, che ha illustrato le linee principali del piano regionale del Tpl.
“E’ uno strumento strategico – ha spiegato – per la riforma del trasporto in Basilicata, nello specifico il documento pianifica l’organizzazione e la razionalizzazione del sistema dei trasporti su gomma. Il Piano si compone di due parti: oltre alla delibera in cui descriviamo le operazioni compiute per arrivare alla redazione del documento, c’è anche un diagramma di Gantt, un vero e proprio cronoprogramma di operazioni che vanno dall’approvazione del Piano fino all’espletamento delle gare di appalto.
“Sono presenti due analisi: una è quella degli scenari – ha proseguito l’esponente della Giunta – mentre l’altra è l’organizzazione scelta. Il territorio e le percorrenze sono state suddivise in tre ambiti, denominati Utor, ossia Unità territoriali ottimali: provincia di Potenza, provincia di Matera e Utor regionale, ossia tutte le percorrenze che consentono i collegamenti fra Utor provinciali e verso l’esterno. Sono stati implementati i servizi verso l’esterno razionalizzando le corse e le percorrenze: molte attualmente hanno un load factor (un indicatore del trasporto dato dal rapporto tra passeggeri trasportati e posti offerti) sotto il 10 per cento, ossia sostanzialmente delle corse semivuote. Quei chilometri sono stati utilizzati per nuove corse, molte verso l’esterno. Ai due comuni capoluogo è riconosciuta l’autonomia gestionale. Oggi ci sono 47 contratti comunali più le due province: passeremmo così da 49 a 5 gestioni autonome”.
Merra ha voluto, poi, specificare i tre principi-cardine del Piano: “La razionalizzazione. L’integrazione ferro-gomma (con i servizi sostitutivi e utilizzati per fare nuove percorrenze: questo anche per riempire i treni). Infine, l’apertura della regione all’esterno (ad esempio le corse fra Matera e l’aeroporto di Bari, attualmente servizi aggiuntivi, saranno servizi ordinari previsti dal Piano)”.
Dietro richiesta specifica del presidente Braia, l’assessore ha approfondito la questione della razionalizzazione: “Il monte chilometri attuale è di 37.873.000. Il Piano, con una forte razionalizzazione, passa da 39.479.332 a 36.743.891chilometri, con un risparmio di 2.735.441 chilometri”.
All’audizione dell’assessore Merra è seguita quella di alcuni dirigenti sindacali. Sono stati auditi Luigi Ditella, segretario generale regionale Filt Cgil (“Valuto positivamente la proposta di Piano di bacino. Non siamo entrati nel dettaglio, speriamo ci sia possibilità di migliorare alcuni aspetti già evidenziati con l’assessore, garantendo la continuazione del servizio”), Donato Telesca, segretario generale regionale Fit Cisl (“Non siamo d’accordo con questo Piano perché il bacino unico è il solo strumento che possa assicurare a tutti i lavoratori un’unica azienda e un unico contratto. Inoltre la riduzione di chilometri porterà alla riduzione di lavoratori”), Antonio Cefola, segretario generale regionale Uilt Uil (“Siamo possibilisti, ma chiediamo il controllo della Regione, l’adeguamento delle tariffe e altre garanzie. Ben venga l’azienda unica, ma che non sia quella di oggi”), Donato Cappiello, segretario Autoferrotranvieri Ugl (“Il bacino unico crea un monopolio, come quello che già abbiamo. Chiediamo una garanzia reale per i lavoratori”), Gerardo Visco, segretario regionale aggiunto Faisa Cisal (“Condividiamo l’impostazione di massima. Sul bacino unico: attenzione alle situazioni di monopolio come quella attuale”).
I lavori si sono protratti a lungo con un vivace dibattito a cui hanno partecipato tutti i consiglieri presenti e l’assessore Merra.
Erano presenti alla seduta, oltre ai presidenti Braia e Quarto, anche i consiglieri Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri (FI), Gianuario Aliandro (Lega), Carmela Carlucci (M5S), Roberto Cifarelli (Pd), Tommaso Coviello (Lega), Gerardina Sileo (Lega), Carlo Trerotola (Pl), Giovanni Vizziello (FdI).