Con una lettera inviata al sindaco di Matera e al dirigente del settore opere pubbliche del Comune di Matera il consigliere comunale Rocco Buccico ha chiesto l’annullamento della determina n. 09.00540.2015 del 26.11.2015 in ossequio agli obblighi di correttezza e trasparenza in quanto a suo parere sarebbero presenti anormalità procedimentali e sostanziali. La questione riguarda il piano di rigenerazione urbana del Quartiere di San Giacomo e fa seguito alla vicenda emersa dopo l’interrogazione del consigliere comunale Angelo Montemurro.
Buccico nella nota sottolinea come lo studio di fattibilità, confezionato in soli quattro giorni, dall’incarico del 26 alla presentazione del 30 novembre 2015, evidenzi aspetti incredibili e dati sostanzialmente non corrispondenti alla realtà. Ma c’è di più, perchè secondo Buccico l’esame della determina e della documentazione sottostante è addirittura sconcertante.
Buccico ricorda infatti che “nel corpo della delibera si legge che tale architetto Michele Liuzzi, da Palo del Colle, (ma a Matera non vi sono architetti?), in data 19.11.2015 e cioè cinque giorni prima dell’incarico fiduciario avrebbe sottoscritto una dichiarazione con cui accettava il compenso pari ad € 6.000,00 ed agli atti vi è il relativo documento;
che a tale data l’architetto Michele Liuzzi non risultava ancora iscritto nell’albo della professionalità su cui operare la scelta, trattandosi di incarico fiduciario relativo peraltro ad un intervento proprio di uno storico quartiere della nostra città;
che l’architetto Michele Liuzzi ha protocollato la domanda di iscrizione negli elenchi del Comune di Matera dei prestatori di servizi professionali e tecnici soltanto in data 23.11.2015 e cioè un giorno prima della proposta di conferimento dell’incarico da parte dell’architetto Gandi.
Alla luce di quanto dichiarato Buccico ha chiesto al sindaco De Ruggieri e al dirigente del settore opere pubbliche del Comune di Matera di conoscere quali siano stati i collegamenti che hanno portato alla scelta dell’architetto Michele Liuzzi e in particolare da chi è stato contattato, a meno che non sia intervenuto il miracolo della predestinazione.
Chiede infine di conoscere l’epoca di corresponsione da parte della società privata Meltemi delle royaltes conseguenti alla realizzazione del Parco Eolico, già entrato in produzione, ragione per cui la legittima aspettativa creditizia del Comune si è consolidata.
Buccico rileva infatti che “nel richiamato e straordinariamente tempestivo studio di fattibilità risulta il finanziamento dei lavori al Casino Dragone da parte della società Meltemi, laddove trattasi di fondi–royaltes- già propri del Comune, che potrebbe, anzi dovrebbe, indire una gara per l’aggiudicazione dei lavori avendo in portafoglio gli importi dovuti dalla Meltemi”.
sarebbe bello che ci si documentasse: I 600 o 700 mila euro- non ricordo bene la cifra, dovrei vedere-messi a disposizione del Comune dalla Melteni srl in realtà Asja Ambiente Italia spa è Gentlemen agreement. La società avrebbe e può non mantenre fede all’impegno perchè era subordinato al verificarsi di alcuni eventi risalenti a Settembre del 2013. Non vi è nessuna royalties, che tra l’altro non hanno valore legale, e se ben ricordo sempre la stessa società ha già erogato a favore del comune alcune compensazioni ambientali , volgarmente dette royalties, in materia di contenimento del consumo energetico. Dovrei risalire ai carteggi di quella estate ma acqua passata non macina più.
In questa città le amministrazioni provano amore solo verso infrastrutture e cemento? La degradazione del quartiere san Giacomo deriva più che altro da problematiche sociali: anziani abbandonati, tanti disoccupati e spaccio… Davvero pensate che qualche spruzzatina di cash qua e là serva a invertire la tendenza sociale? O come al solito il problema del sociale viene scaricato sulle forze dell’ordine? Io quando vedo gente davanti ai bar a bere birra per ore, o davanti alle ricevitorie ore ed ore ad aspettare i “numeri giusti”, penso che sia proprio da lì che bisogna partire con le politiche sociali. Non è un marciapiede rotto oppure il Casino Dragone in abbandono che determinano il degrado del quartiere.