Sulle polemiche relative al piano neve predisposto dal Comune di Matera per fronteggiare le abbondanti nevicate che si sono abbattute nella città di Matera ricevimo e pubblichiamo la lettera aperta dell’assessore ai lavori pubblici Michele Casino.
Cari concittadini, in questa meravigliosa domenica di festa e serenità per ognuno di noi, desidero esprimere il mio pensiero circa gli ultimi avvenimenti politici relativi il “Caso neve”. Lo faccio dapprima da cittadino materano, da uomo che ama immensamente questa città, e, in secondo luogo, da amministratore. In questi giorni davvero critici, in cui la nostra amministrazione si è spesa con il massimo delle forze, cercando di risolvere le varie criticità relative un evento davvero eccezionale, tante se ne sono dette.
La straordinarietà dell’evento atmosferico, ci ha messi davvero alla prova. Non sono bastate le competenze e le energie di ognuno di noi, ci abbiamo messo davvero il nostro cuore, la nostra passione. L’abbiamo fatto non da soli, ma coadiuvati da decine di uomini che, mossi da uno spirito di appartenenza, si sono spesi per la risoluzione delle varie criticità. Abbiamo operato con correttezza e competenza, sin dal primo giorno, istituendo Il COC Presso il palazzo di Città. Siamo intervenuti nei casi più disparati, dando ovviamente, come è giusto che sia, priorità all’emergenze. Che tenerezza gli anziani isolati in casa che, al nostro arrivo per la consegna dei medicinali, ci dicono “Grazie, finalmente il Comune ci ascolta, siete con noi”. Abbiamo risposto loro che era nostro dovere, non dovevano ringraziarci, poiché era il minimo che potevamo fare per i nostri anziani. Ed ancora, che gioia aver liberato dalla neve una Giovane donna con una gravidanza ” a rischio”. La felicità di un genitore che vedeva aprirsi le porte di una nuova vita, rappresentata dalla Nascita di una splendida creatura. Che bello, che emozioni, uniche, rare e preziose. Siamo arrivati ovunque, intervenendo anche nelle contrade, dove erano isolati nelle masserie numerosi contadini. Dinanzi alla loro disperazione per la perdita dei raccolti, noi eravamo presenti. Gli abbiamo rassicurati, garantendo, in sinergia con la Regione, l’attivazione del piano di calamità naturale.
Vogliamo forse parlare degli interventi in città? Bene, partendo dal presupposto che Matera è davvero grande, si estende in lungo e in largo, abbiamo fatto il massimo. Senza dimenticare che, rispetto alla densità dell’evento, in relazione agli anni precedenti, dove altre amministrazioni risultavano spendere davvero molti danari pubblici per eventi di minore intensità, noi crediamo di aver onorato le casse pubbliche, ottimizzando i costi. Sin dalle prime ore dall’inizio dell’evento atmosferico, i nostri mezzi erano operativi.
Abbiamo garantito l’apertura delle due arterie principali, che collegano la città all’ospedale Madonna delle Grazie.
Eppure, mentre noi eravamo operativi in tutta la città, c’era qualcuno che, preso da una instancabile campagna propagandistica, non esitava nel criticare i nostri sforzi, il nostro impegno, la nostra dedizione. La cosa più triste, è quella che, le medesime diffamazioni, non provenivano da liberi cittadini, i quali avevano tutto il diritto di dissentire dal nostro operato. Si sa, in politica è tutto opinabile. Al contrario, i messaggi di negatività ed odio, provenivano ancora una volta dalla minoranza. Capisco bene che con le temperature polari, con la neve e con il ghiaccio, risultava più semplice rimanere incollati dinanzi al pc nelle segreterie di partito, “Gufando” come si fa nello sport contro la squadra rivale. Vi assicuro che in questo caso ” gufavate” contro la città, ergo contro voi stessi. Tra una cioccolata calda ed un punch, è davvero semplice parlare al vento, senza un briciolo di umiltà e di logica.
Se aveste avuto davvero a cuore le sorti della nostra città, avreste dovuto e potuto aiutare la nostra amministrazione, poiché era in ballo non una vittoria o una sconfitta politica, bensì la sicurezza dei nostri cittadini, dei nostri figli.
Molti di noi, assessori e consiglieri di maggioranza, non hanno esitato un solo attimo nel prendere di petto la situazione, intervenendo anche di persona dove è stato possibile. Potevate essere dei nostri, sarebbe stato più bello e gratificante per tutti, anche per voi! Ed invece niente di tutto ciò è accaduto. Sapete perché? Poiché credete ancora nel linguaggio del “politicamente corretto”, della destra e della sinistra. Non è così cari amici, è finito il tempo dello sventolio delle bandiere. La nostra città merita rispetto. Lo dobbiamo alla nostra storia millenaria, ai nostri cittadini che ci osservano con grande oculatezza e razionalità.
Cari concittadini, credetemi, parlandovi con la sincerità di sempre, vi confido un sogno
Personale che mi pervade da un po’.
Vorrei una città più unita, sensibile, desiderosa di vincere le sfide che ci attendono.
Per far sì che ciò accada, la politica deve fare la sua parte, maggioranza ed opposizione che sia. Questo è pacifico, ma non basta. Occorre uno scatto d’orgoglio da parte dei nostri concittadini. Il cambiamento, quello vero, parte dal basso, dalla volontà insista in ognuno di noi. La partecipazione attiva alla cosa pubblica, consta nel contributo fattivo e concreto, non nelle polemiche sterili e becere. Non servono, dividono e non uniscono. La nostra è una amministrazione includente, che costruisce ponti, non alza muri. C’è spazio per tutti, davvero.
Con affetto, Michele Casino
Piano neve Comune di Matera, nota assessore al turismo e innovazione tecnologica Comune di Matera
È vero abbiamo fatto solamente il nostro dovere e forse avremmo potuto farlo meglio. E forse se i suggerimenti ed i consigli, di chi critica a posteriori stando al calduccio e con un caffè caldo in mano, fossero arrivati durante la fase in cui eravamo veramente nella trincea dell’emergenza, forse ne sarebbe uscita una Città più coesa e pronta ad affrontare le sfide prossime, non solo l’emergenza neve e rifiuti. Abbiamo diviso le energie e le risorse tra gli interventi immediati per salvare singole vite umane e la gestione del ripristino della viabilità. L’emergenza, storicamente, unisce nello sforzo comune di solidarietà e coesione. Se oggi, a Matera, è motivo di divisione forse dovremmo tutti interrogarci sul come riprendere il segno ed il sogno dell’ orgoglio di appartenenza. Quando avremo superato la visione miope del proprio orto da coltivare e ci saremo convinti delle praterie distese davanti a noi, avremo forse fatto quel salto qualitativo verso l’abitante culturale che al momento è solamente e desolatamente citato nel dossier di candidatura. Se mai decideremo di affrontare, insieme, lo sforzo della scommessa che è alle porte, ognuno nel proprio ruolo con un approccio finalizzato a costruire e non a distruggere, forse avremo finalmente raggiunto lo scopo del nostro impegno. La nostra generazione ha fallito perché non è stata capace di impedire che i nostri figli andassero via da questa città. Se continuiamo a beccarci, i capponi di Renzo saranno rivalutati come animali molto più saggi di noi.
Enzo Acito, assessore turismo e innovazione tecnologica Comune di Matera
anche l’intervento dell’ass. Acito, costruttivo, merita un approndimento come quello del Pres della Fondazione Sassi, Santochirico.