“Il convegno promosso oggi dal Comune di Castelgrande apre in Basilicata la strada ad un comparto di grande interesse e di grandi potenzialità: quello delle Piante Officinali”.
Così il presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero che ha partecipato questa mattina all’incontro promosso dal Comune di Castelgrande “Agricoltura moderna e nuove identità territoriali, il caso virtuoso dello zafferano in Basilicata”.
“La nostra regione – aggiunge – per caratteristiche ambientali presenta condizioni ottimali per la coltivazione di ecotipi di notevole interesse biologico ed economico. La rete di imprese nata in regione con circa 40 aziende che impegnano oltre 300 ettari e guidata da Canio Muscio, rappresenta già una realtà avanzata in grado di sostenere una economia di produzione, trasformazione e commercializzazione capace di offrire centinaia di posti di lavoro ed una capacità attrattiva sia nel settore agro alimentare che nel settore turistico”.
“L’esperienza dello zafferano lucano – dice Santarsiero – in particolare, rappresenta un vero e proprio caso virtuoso per protagonismo delle aziende, della nostra Università e per la qualità del prodotto che nel nostro Paese per gli acquisti incide con un saldo negativo di 22 milioni di euro. Nostro compito sarà quello di sostenere con maggiore forza tale comparto, pensare ad un vero e proprio distretto delle piante officinali, con leggi dedicate ed azioni specifiche per potenziarlo e rafforzare con esso una agricoltura sempre più di qualità in linea con la Basilicata verde”.
“Ci sono tutte le condizioni – conclude – perché la nostra potrebbe essere la prima regione nella quale istituire una scuola del biodinamico”.