Il consigliere comunale di Potenza, Roberto Falotico, ha scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per segnalare la “scomparsa da anni” della targa commemorativa di Giacomo Matteotti (1885-1924): al giornalista e deputato socialista, ucciso da una squadra fascista, è dedicata una delle piazze principali del capoluogo lucano, “agorà e cuore del popolo, da sempre sede delle attività amministrative e delle ufficialità cittadine”, ha ricordato Falotico.
“Mi appello a lei quale più alto rappresentante del retaggio e della collettività del nostro Paese, incarnazione del sentimento autentico democratico”, ha scritto il consigliere comunale che ha fatto “autodenuncia per aver solo recentemente fatto istanza agli uffici comunali, per porre rimedio”.
“Le chiedo – ha continuato Falotico – la memoria storica ha ancora vera cittadinanza in Italia? Il mio appello alla sua persona è motivato dalla necessità di segnalare una vicenda sintomatica di grave dimenticanza.
Auspico possa risolversi celermente”.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata al presidente Mattarella dal consigliere Falotico
lll.mo Signor Presidente,
chi le Scrive è un Consigliere Comunale di Potenza, Roberto Falotico, che si appella alla S.V., quale più alto Rappresentante del retaggio e della collettività del nostro Paese, incarnazione del sentimento autentico democratico.
Questi i fatti: nel’44, la Piazza del Sedile nel centro di Potenza venne intitolata a Giacomo Matteotti, martire della libertà, a condizione che il vecchio toponimo restasse come sottotitolo, per rispetto alla memoria storica di un luogo da secoli testimone della vita cittadina. Piazza Matteotti, già Piazza del Sedile, agorà e cuore del popolo è da sempre stala sede delle attività amministrative e delle ufficialità cittadine.
Oggi, quella Targa commemorativa non c’è più. Da anni è scomparsa. Eppure, sono tanti i servitori dello Stato che quotidianamente percorrono quella Piazza. Possibile che nessuno abbia sentito il dovere di riportarla nella sede che le spetta?
Io stesso, Carissimo Presidente, come cittadino e come Consigliere sento il dovere di autodenuncia, per aver solo recentemente fatto istanza agli Uffici competenti del Comune, affinché venisse posto rimedio.
Rimedio senza il quale, si rischierebbe di essere in qualche modo tutti correi di chi assassinò Matteotti. Mi chiedo e Le chiedo la memoria storica ha ancora vera cittadinanza in Italia? E’ elemento imprescindibile per un Paese Democratico? Sono convito sostenitore del Suo essere esempio e del dovere di ognuno di difendere la Democrazia che i nostri martiri della libertà hanno concorso ad offrirci. Potenza fa parte della nostra Repubblica. Quale senso più alto per la popolazione può esserci che non la protezione della comune memoria anche attraverso l’evidente segnalazione toponomastica.
Signor Presidente il mio appello alla Sua Persona, è accoratamente motivato dalla necessità di segnalare una vicenda, sintomatica di grave dimenticanza. Auspico possa risolversi celermente, scongiurando le conseguenze di un agire sbagliato. La memoria se privata del nome fa perdere la tenuta di un popolo. I tempi che viviamo non lo consentono.
ma che c’entra il figlio di Bernardo Mattarella? boh